Il 2024 del Cosenza e le prospettive future (foto Francesco Farina)
Il 2024 del Cosenza e le prospettive future (foto Francesco Farina)

Il Cosenza chiude il 2024 all’ultimo posto, in solitaria. Non una novità nella ormai settennale esperienza in Serie B, con la presidenza Guarascio. Una costante essere confinati nelle retrovie, sgomitare per non sprofondare.

Sempre sul filo, in bilico. Rarissimi sprazzi di luce e positività. I risultati rispecchiano alla perfezione una gestione approssimativa che i fatti, anzi gli innumerevoli misfatti, hanno rivelato essere non all’altezza della categoria e alle aspettative dei seguaci dal cuore rossoblù. Non il miglior modo per coltivare l’appeal di un brand.

Il futuro è facilmente immaginabile. Un calciomercato al risparmio, con investimenti pari quasi allo zero e operazioni chiuse nelle ultimissime ore della sessione invernale. Lì dove conviene, sperando di essere fortunati e trovare quegli elementi utili per compiere l’ennesimo miracolo.

Il destino del Cosenza Calcio, considerate le innegabili carenze gestionali con ripercussioni sull’aspetto organizzativo e comunicativo, diventate peraltro croniche e, se vogliamo dirla tutta, cresciute a dismisura (altro che “fra due mesi risolveremo tutti i problemi“! Detto dalla proprietà a ottobre nell’incontro con la stampa a microfoni spenti), non può essere diverso dal solito.

La piazza ora rumoreggia come non mai. Il gradimento della società è ai minimi storici. Fin quando si può tirare questa corda? Cui prodest?

Entra nel canale Whatsapp de Il Dot