Paolo Benvegnù, rinomato cantautore e musicista italiano, è deceduto improvvisamente all’età di 59 anni. La notizia è stata comunicata dalla sua famiglia, che lo ha descritto come un “compagno, padre, cantautore e musicista amato da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada“.
Nato a Milano il 14 febbraio 1965, Benvegnù ha iniziato la sua carriera musicale negli anni ’90 come chitarrista e cantante del gruppo rock alternativo Scisma, con cui ha pubblicato tre album: “Bombardano Cortina” (1995), “Rosemary Plexiglas” (1997) e “Armstrong” (1999). Dopo lo scioglimento della band nel 2003, ha intrapreso una carriera solista, esordendo con l’album “Piccoli fragilissimi film” nel 2004, recentemente ripubblicato in una versione “reloaded” per celebrarne il ventennale.
Nel corso della sua carriera solista, Benvegnù ha pubblicato nove album, ricevendo apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico. Nel 2024 ha vinto la Targa Tenco per il suo ultimo lavoro, “È inutile parlare d’amore“, riconosciuto come Miglior Album in assoluto.
Negli ultimi mesi, l’artista era impegnato in un tour nazionale per celebrare i vent’anni del suo esordio solista. La sera prima della sua scomparsa, il 30 dicembre, era apparso come ospite nel programma “Via dei matti n. 0” su Rai 3, condotto da Stefano Bollani e Valentina Cenni.
La sua musica, caratterizzata da testi poetici e profondi, ha influenzato numerosi artisti e ha lasciato un’impronta significativa nella scena musicale italiana. Oltre alla carriera solista, Benvegnù ha collaborato con vari artisti, tra cui Mina, Irene Grandi e Marina Rei, contribuendo come autore e compositore.
La sua improvvisa scomparsa rappresenta una grande perdita per il panorama musicale italiano, lasciando un vuoto incolmabile tra i colleghi e i fan che lo hanno seguito e amato nel corso degli anni.
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