L'ingresso in campo di Cosenza e Sampdoria (foto Francesco Farina)
L'ingresso in campo di Cosenza e Sampdoria (foto Francesco Farina)

Diciamocelo: Cosenza e i cosentini se la immaginavano diversa la gara dei 110 anni del club. Anche la festa a dir la verità.

Tanta la delusione tra i 15 mila presenti sugli spalti di un “San Vito-Marulla” colorato ma poco chiassoso. Se non nei minuti iniziali e in quelli immediatamente successivi al gol di Frabotta che ha fatto sperare in una possibile rimonta. La squadra, a dirla tutta, non ha affatto acceso il cerino dell’entusiasmo. Poteva e doveva fare di più di fronte ad una simile cornice di pubblico e in occasione di un appuntamento così importante. Lo stesso dicasi per le celebrazioni pre gara.

La formazione iniziale dei lupi (foto Francesco Farina)
La formazione iniziale dei lupi (foto Francesco Farina)

Non tanto per la sconfitta in sé, che a fronte di cinque risultati utili di fila, può anche starci e non condiziona certo il prosieguo del torneo. Quanto per l’approccio, apparso timido, e l’incapacità nel rendersi pericolosi contro una Sampdoria per niente trascendentale. Per non parlare di alcune scelte iniziali, sballate.

Sono trascorsi 75 minuti prima di mostrare quella fame da lupi che, eccezion fatta per il solito Gennaro Tutino, anche gli altri avrebbero dovuto mettere in campo. Non fosse altro per rendere onore ai tanti accorsi a festeggiare il 110° compleanno.

In egual numero, potrebbero tornare domenica prossima. A colorare il “Marulla” per un appuntamento ancora più atteso: il derby con il Catanzaro. Da affrontare con tutt’altro spirito. Con la stessa grinta da ritrovare già a partire da martedì quando l’undici di Fabio Caserta farà visita al Parma capolista.

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