Davide Dionigi ha concesso un’intervista video esclusiva alla nostra redazione sportiva e visibile su YouTube. L’ex tecnico dei lupi ha parlato a cuore aperto della sua esperienza in terra bruzia toccando vari argomenti, anche quelli più spinosi.
Le parole di Davide Dionigi
Di recente ha rilasciato un’intervista in cui dichiarava di aver preso l’esonero di Cosenza con “estrema serenità”. Ci vuole spiegare questo termine?: “L’esonero non fa mai piacere. Alla fine ho fatto 11 partite a Cosenza e per 8 partite siamo riusciti a tenere la squadra nei playoff. Dopo le sconfitte con Genoa, Frosinone e Reggina le cose sono poi precipitate: uscendo dalle prime otto in classifica è arrivata la scelta della società. Comunque ho lasciato la squadra al 15esimo posto, in linea con l’obiettivo iniziale“.
Parere sul Cosenza post esonero: “La squadra dopo il mio allontanamento è scivolata comunque fino all’ultimo posto. Il DS Gemmi e l’allenatore Viali sono stati bravi a cambiare tanti calciatori a gennaio e a raggiungere una salvezza per certi versi insperata, ma meritata“.
Crede che le prime due vittorie in campionato abbiano un po’ illuso la piazza e frenato il mercato in entrata?: “Sicuramente la partenza lampo ha illuso un po’ tutti, ci poteva stare, ma penso abbia inciso poi sul giudizio successivo. Comunque, sia io che la società, sapevamo bene che gruppo avevamo“.
Ha avvertito un clima ostile nei suoi confronti: “Di certo sono partito ad handicap per il mio passato a Reggio Calabria e a Catanzaro. Sapevo che avrebbe fatto parte del gioco, devo dire grazie alla società per non essersi fatta influenzare da alcune lamentele della piazza“.
Ha dei rimpianti?: “Non ho rimpianti. Quella di Cosenza è una scelta che rifarei“.
Quanto le sarebbe stato utile avere Micai dall’inizio?: “Noi avevamo un portiere che aveva un contratto oneroso, Vigorito. Una volta deciso di non puntare su di lui abbiamo scelto Matosevic, ragazzo di prospettiva e umanamente impeccabile. Ma prendendo questo tipo di portiere, con poca esperienza in B, eravamo consapevoli che avrebbe potuto fare qualche errore“.
Qual è il ricordo più bello della sua esperienza a Cosenza?: “L’esordio a Benevento. Facemmo una partita di grande intelligenza e sostanza. In più il Cosenza non vinceva da quasi due anni fuori casa“.
Puntare troppo sui giovani può essere stato un azzardo data la qualità del campionato dell’anno scorso?: “Io credo di no. Anche perché è stata una scelta condivisa con la società. Poi è chiaro, i giovani hanno bisogno di un periodo di adattamento. Gli acquisti di elementi esperti quali Micai, D’Orazio, Cortinovis e Finotto hanno contribuito anche alla crescita degli under, uno su tutti Nasti“.
Che ne pensa di Caserta nuovo allenatore del Cosenza?: “Fabio è un amico e un allenatore molto preparato. Ha dimostrato in più di un’occasione di avere delle idee importanti. Sicuramente avrà una grande voglia di fare bene. Puntare su di lui penso sia stata una scelta giusta“.
Che rapporto ha con Eugenio Guarascio?: “Ho conosciuto una persona piacevole e onesta. Mi sono lasciato bene con il presidente. A gennaio mi fece una telefonata per farmi gli auguri di buon anno. Ma devo dire che nello staff del Cosenza Calcio ho conosciuto molte persone per bene“.
Che ne pensa della situazione Reggina?: “Non è una situazione semplice, entrare nel merito è difficile. Il solo pensiero che gli amaranto possano interrompere la propria storia è una coltellata al cuore“.
Quale sarà il futuro di Dionigi?: “Ora è un periodo di aggiornamento e studio. Sono carico e voglioso di poter intraprendere una nuova avventura“.