F1 - Brasile, vince Russell per la 1° volta in carriera, Ferrari terza con Sainz 2

Interlagos non delude anche quest’anno. Dopo le emozioni del 2021, il weekend dedicato alla Sprint Race 2022 ha rinnovato le sue emozioni.

Dopo il Messico, nella patria del grandissimo Ayrton Senna, trionfa per la primissima volta in carriera George Russell, che dopo aver vinto la Sprint di ieri, conferma il primato dopo aver condotto una gara praticamente perfetta (fino ad oggi era il pilota Mercedes con più podi senza vittorie, ora è il 19° più giovane a 24 anni 8 mesi 29 giorni piazzandosi tra Gasly ed Ocon).

Sul podio lo segue colui che nel 2021 vinse con quello che definirono il “motore illegale” e che ha anche lottato duramente per centrare un record importante: almeno una vittoria in stagione. Vittoria non arrivata neanche questo weekend dove la Red Bull e la Ferrari hanno faticato. La Mercedes conquista una doppietta di tutto rispetto, confermando quanto di buono fatto fin ora.

Ma soprattutto sottolineando quanto la nuova norma “anti-porpoising” (direttiva tecnica 39) abbia fatto veramente bene alla W13 di Woking che si prepara già al 2023, pronta a dire la sua dalla prima gara.

Ma nonostante manchi solamente una gara al termine della stagione, la Mercedes vorrà a tutti i costi anche il secondo posto costruttori, attualmente di proprietà della Ferrari con 19 punti di distanza. La scuderia di Maranello chiude con Carlos Sainz terzo rischiando anche una sanzione per aver affiancato la Red Bull di Perez in regime di Safety Car.

Weekend decisamente NO per la Red Bull: prima il contatto tra Verstappen ed Hamilton (5” di penalità per il campione del mondo che ha poi chiuso sesto) e poi il settimo posto di Perez. I due protagonisti a fine gara di un episodio molto discusso: Verstappen non ha dato la posizione al messicano negli ultimi giri. L’olandese via radio ha ribadito: “Non concedo posizioni a chi non mi ha dato la scia“.

La Ferrari guarda già al 2023 

La Ferrari è entrata in un limbo. Se la F1-75 va bene, ci si mette la sfortuna di mezzo a complicare il tutto poi nella gara della domenica.

Charles Leclerc arriva 4° alla bandiera a scacchi dopo aver compiuto una grande rimonta. Prima il contatto tra lui e Norris (inglese poi ritirato al giro 53 per problemi alla sua McLaren) che lo ha costretto ad un pit-stop per cambiare l’ala, poi il messaggio radio al team nel quale chiede di pensare al mondiale e quindi di volere la posizione (di conseguenza il podio di Sainz davanti a lui). Richiesta poi negata. La Ferrari, però, sa che ad Abu Dhabi dovrà affrontare un grande weekend per preservare la seconda posizione nel mondiale costruttori. E se i presupposti sono quelli visti nelle giornate di venerdì e sabato, sarà possibile riuscire.

IL RESTO DELL’ORDINE DI ARRIVO

In casa Mclaren non solo Norris, anche Ricciardo è costretto al ritiro a causa del contatto con Magnussen. Grande gara ancora una volta del sempre “giovane” Fernando Alonso 5°. Ocon, Bottas e Stroll chiudono la top 10.

Adesso ne manca solo una, un weekend che gli amanti della Formula 1 conoscono bene, soprattutto dopo il caotico epilogo 2021. E poi finalmente si potrà attendere il 2023.