F1 Ferrari, in Canada non una sorpresa illusione o realtà
F1 Ferrari, in Canada non una sorpresa illusione o realtà

La pioggia di Montreal non ha certamente offuscato la visione, anzi. E’ corretto parlare di ritorno sulla terra e risveglio da un sogno chiamato “Mondiale“? Per la Ferrari è stato un weekend complicato in Canada: doppio ritiro per Leclerc e Sainz. Dopo l’euforia, giustificata, di Montecarlo, il team italiano torna ad utilizzare terminologie quali “analisi” e “lavoro“. Parole all’ordine del giorno, certo, ma molto spesso ripetute solo in momenti difficili. E se per un tot di tempo si sente parlare solo di migliorie e progressi, il “dobbiamo analizzare tutti i dati” arriva come un fulmine a ciel sereno.

Sia chiaro: nonostante la classifica mondiale fosse davvero corta, la Ferrari non aveva il titolo tra le mani dopo Montecarlo, così come non diventa certo un disastro totale dopo il Canada. Salgono, ora, a 56 i punti che dividono Super Max Verstappen (che ritorna sul gradino più alto del podio) da Charles Leclerc. Ma è davvero giusto sperare in qualcosa di grande per quest’anno?

IL WEEKEND PEGGIORE PER FERRARI IN CANADA. ERA PREVEDIBILE?

Si sta parlando certamente di un weekend da dimenticare per Ferrari. Passare da una straordinaria vittoria di Montecarlo ad un doppio DNF nella gara successiva non è per niente incoraggiante. I piloti hanno investito il massimo impegno ma è stata proprio la vettura a non andare. Dopo un venerdì tutto sommato positivo, la qualifica è stato il momento di svolta dell’intero weekend. Colpa della pioggia? Di sicuro la SF-24 non tollera affatto le basse temperature ed ecco che ritorna il problema delle gomme e della difficoltà di portarle alla giusta temperatura, provocando dunque la bassa aderenza.

Charles Leclerc e Carlos Sainz - Scuderia Ferrari HP
Charles Leclerc e Carlos Sainz – Scuderia Ferrari HP

Ma nel weekend canadese è nato un ulteriore, e serio, problema: quello legato all’affidabilità. In particolar modo sulla monoposto di Leclerc, che si è lamentato più volte nel corso della gara provando egli stesso a migliorare qualcosa dal volante. Lo stesso Vasseur ha comunicato, poi, che il monegasco perdeva una media di 8 decimi al giro. Il team le ha provate tutte: con un pit-stop per ricaricare la potenza, con gomma hard sperando la pista potesse rimanere asciutta. E invece ecco nuovamente la pioggia e un nuovo cambio gomme che ha portato, poi, il pilota della rossa all’ultimo posto e alla decisione, inevitabile, del ritiro.

Le domande sono, però, sulla gara di Sainz. Lo spagnolo non ha mai causato problemi al motore, eppure ha avuto sempre difficoltà: per poi finire bloccato nel centro gruppo, tamponare Bottas e avere danni all’ala anteriore (e forse al fondo), costringendo il team al doppio ritiro.

Weekend sicuramente nero per questa Ferrari, anzi, da profondo rosso. Bisogna tornare ad analizzare con calma le situazioni, anche alla luce delle cose buone fatte in queste settimane. Soprattutto bisogna ridurre al minimo i danni, in prospettiva futura. Perché più in là weekend del genere potrebbero compromettere le chances di Mondiale.