Mads Pedersen
Mads Pedersen

Il Giro d’Italia ha reso omaggio all’Albania, bagno di folla durante la presentazione a Tirana e un mix vincente che ha impressionato fin dai primi chilometri.

La prima tappa caratterizzata dall’arrivo a Tirana, compresa di salite tutt’altro che banali, ci ha regalato il primo vero confronto tra i big del Giro: Wout van Aert e Mads Pedersen. Prima Maglia Rosa al danese mentre degli italiani sorprende Francesco Busatto, maglia bianca di miglior giovane.

Seconda tappa caratterizzata da una cronometro molto tecnica ed insidiosa nonostante i suoi pochi chilometri. A trionfare è Joshua Tarling ad un secondo di vantaggio da Primoz Roglic, Maglia Rosa della seconda tappa. Con la terza tappa a Valona, si chiude il cerchio della Grande Partenza con partenza e arrivo a Valona. Un percorso perfettamente bilanciato tra salita, pianura, discesa in cui Mads Pedersen riesce a riprendere la Maglia Rosa grazie all’egregio lavoro di squadra dei suoi compagni. Tappe intense ma particolarmente piacevoli caratterizzate da molti colpi di scena.

Critiche per l’inizio del Giro d’Italia, manto stradale sabbiato e capre

L’entusiasmo della presentazione è scemato nel corso delle tappe mentre non sono mancate le critiche, durante la terza tappa, riferendosi al manto stradale sabbiato che ha causato numerose forature tra i corridori per via dei cantieri presenti lungo il percorso.

Dion Smith è stato invece il protagonista di un pericoloso incontro con una capra scappata dal gregge. Caduta fortunatamente scampata e nessun problema per la capretta, che ha proseguito per la sua strada. Se Tadej Pogacar ci aveva abituati al dominio assoluto, quest’anno si prevede un Giro d’ Italia ricco di colpi di scena fino all’ultima salita.

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