Primo impegno ufficiale della stagione per il Cosenza. Domani 11 agosto (calcio d’inizio alle ore 21:15, diretta tv su Italia 1) i lupi allenati da Massimiliano Alvini faranno visita al Torino. In programma la gara valevole per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia.
I lupi inaugurano il 2024/2025 lì dove aveva preso il via anche il 2018/2019, l’anno che segnava il ritorno in B. In quell’occasione non ci fu davvero storia. I granata schiantarono i rossoblù di Piero Braglia con un poker senza storia firmato da Baselli, Belotti (doppietta) e Rincon. È sempre la Coppa Italia a battezzare il debutto ufficiale di gran parte delle squadre di A e di B. Un anno fa di questi tempi il Cosenza se la vedeva con il Sassuolo. Teatro della sfida il “San Vito-Gigi Marulla” in virtù dei lavori che interessavano il “Mapei Stadium” e la richiesta di inversione di campo formulata dal club emiliano.
I padroni di casa dicono addio alla competizione tricolore ma danno filo da torcere agli avversari, cedendo solo ai tempi supplementari. Il passivo (2-5) è pesante per la prestazione offerta sul campo dagli uomini di Fabio Caserta. È interessante però soffermarsi sulla formazione iniziale e sulle scelte operate in corso d’opera dall’attuale tecnico del Catanzaro.
Ecco il tabellino rossoblù: Micai; Martino, Meroni, Venturi (87′ Cimino), D’Orazio; Zuccon (87′ Crespi) Calò; D’Urso (69′ Marras), Voca (80′ Praszelik), Mazzocchi; Tutino (87′ Zilli). Un occhio attento nota subito come tra titolari e subentrati l’organico fosse pressoché già ben strutturato e quasi al completo. Di potenziali titolari arrivarono dopo solo Viviani, Canotto e Forte. Acquisti ininfluenti. Il loro rendimento, come noto, infatti, lasciò molto a desiderare.
Il confronto con il Cosenza attuale è impietoso. All’appello oggi, (lo ha sottolineato lo stesso Alvini in conferenza stampa) mancano almeno 4/5 innesti. A proposito: promosso a pieni voti il tecnico di Fucecchio per la schiettezza e le capacità comunicative. Parla chiaro e chiede pazienza alla tifoseria, ne ha titolo. Il suo lo fa, con gli elementi che ha ora a disposizione.
Le attenuanti a questo ritardo, quindi, ci sono, questo va detto. Urge però un’accelerata, chiudere a stretto giro almeno un paio di operazioni in entrata. Alla 1ª di Serie B con la Cremonese mancano solo 8 giorni.
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