Sono passate solo un paio di settimane ma la rabbia e la delusione che traspare dagli occhi delle calciatrici del Cosenza Calcio femminile, in occasione della mancata iscrizione in Serie C dopo aver vinto con merito il campionato di Eccellenza, sono ancora vive. Recentemente le ragazze di coach Orlando sono state accolte dal Sindaco Franz Caruso e dall’Amministrazione comunale con la consigliera delegata allo sport del Sindaco, Chiara Penna, il Presidente della commissione sport di Palazzo dei Bruzi, Mimmo Frammartino e la delegata del Coni Cosenza, Francesca Stancati. A loro è stato riservato un segnale di forte vicinanza.
“Quello di oggi è un atto di disappunto perché, con questa decisione, si priva la città di una squadra e di un’esperienza così importanti. Togliere ad una rappresentanza femminile così significativa la possibilità di godere di una vetrina importante come la serie C nazionale, è una ferita che viene inferta allo sport, alle donne e alla nostra città,” ha affermato il primo cittadino di Cosenza.
Franz Caruso ha parlato di disattenzione. “Sarebbe stato utile, se si fossero conosciute le intenzioni o le difficoltà di non iscrivere la squadra del Cosenza calcio al campionato, mettere in campo iniziative che, coinvolgendo la città e le amministrazioni pubbliche, avrebbe potuto raggiungere la somma necessaria per l’iscrizione al campionato.”
Poi la promessa: “Noi ci siamo, perché ci crediamo e vogliamo che il calcio femminile a Cosenza, proprio perché ha dimostrato il suo valore sul campo, faccia in modo che il diritto maturato possa essere immediatamente riconosciuto. Bisogna continuare a lavorare per riconquistare questo obiettivo. Sapendo che questa volta non sarete sole, ma sarete un patrimonio di tutta la città e tutta la città dovrà impegnarsi per fare in modo che quello che vi è stato tolto oggi, vi sia restituito,” ha concluso.
Al termine dell’incontro le atlete sono state premiate dal Sindaco, ricevendo anche riconoscimenti messi a disposizione da chi ha collaborato all’organizzazione della manifestazione, le aziende Scintille e Tprint.
LA VOCE DELLE PROTAGONISTE
Determinata, nonostante tutto, l’allenatrice Luisa Orlando: “Non siamo qui per chiedere niente, ma non staremo zitte e continueremo a far ascoltare la nostra voce. D’altra parte in 6 anni abbiamo dato vita ad un movimento calcistico che ha dato lustro alla città e non vogliamo perdere un patrimonio di ragazze ed atlete che meritano di essere trattate come tali. E’ il momento di creare e costruire un nuovo progetto. Ci identifichiamo nella città e non molleremo la presa“.
Il capitano, Rebecca Perrotta, con una lettera molto toccante esterna tutte le emozioni di queste settimane ripercorrendo la storia del Cosenza Calcio femminile che nel 2018 si trovò di fronte alla necessità, imposta dalla FIGC, di creare una squadra.
“In 6 anni – si legge nella lettera – 138 ragazze hanno giocato per la prima squadra: sono diventate l’esempio per le più piccoline, l’orgoglio dei loro genitori. Creando un movimento femminile che era al primo posto in Calabria. Il calcio è sudore e sacrificio, passione e amore, condivisione e unione. Il calcio è gioia e dolore. E le donne non sono la metà di nulla, sono esseri umani uguali agli uomini. In tutti questi anni abbiamo vinto e abbiamo perso, ma non abbiamo mai smesso di lottare e di crederci. Abbiamo vinto ogni partita, arrivando prime in campionato, senza mai un pareggio né una sconfitta, segnando 105 goal e subendone soltanto 6. Abbiamo conquistato la coppa Italia regionale, qualificandoci alla coppa nazionale, dove siamo arrivate fino in semifinale. Per poi scoprire dai giornali della mancata iscrizione. Da parte della società ad oggi permane il silenzio. Neppure una spiegazione. E questo è quello che ci meritiamo? Il silenzio? C’è bello! Ah no… Jamu lupe simu in C, ah no. Scusateci….”
COSENZA FEMMINILE: “SIAMO PRONTE A RIPARTIRE… DA SOLE”
“Rabbia, delusione, tristezza, amarezza e rammarico per il percorso e gli obiettivi che avevamo raggiunto quest’anno”, ammettono le ragazze in gruppo intervenute ai nostri microfoni. Il più grande dispiacere è per il calcio femminile che compie un passo indietro, questo il pensiero unanime. Nonostante le “rassicurazioni” con le celebrazioni sui social da parte del club per i risultati raggiunti. “Ci siamo incontrate tutte insieme per parlare della situazione, ma purtroppo non c’era molto da dire, non ci sarebbe comunque stata occasione di trovare una soluzione”, ammettono.
“Per noi è sempre stato un onore rappresentare i colori della nostra città. Non rinneghiamo niente perché abbiamo sempre cercato di portare in alto il nome della città. Ci siamo svincolate perché la fiducia nei loro confronti è finita. Noi siamo pronte a ripartire e portare il calcio femminile in alto, soprattutto in Calabria,” concludono.
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