Sampdoria retrocessa in Serie B

Dopo 11 anni dall’ultima retrocessione in serie B, la Sampdoria torna mestamente in cadetteria. Il glorioso club ligure, scudettato nell’anno di grazia 1990-91, non solo dovrà digerire la perdita della categoria, ma dovrà lottare strenuamente per evitare il fallimento.

Ci sono oltre 200 milioni di euro di debiti, secondo il Tribunale di Genova, che a marzo ha accolto la misura della composizione negoziata presentata dal club. Assieme all’esperto Eugenio Bissocoli, nominato dalla Camera di Commercio. Sono stati fissati in 120 giorni i termini che vietano ai creditori di poter fare istanza di fallimento nei confronti della società. Permettendo così al club di trovare le migliori soluzioni possibili per provare ad uscire da una crisi economico-finanziaria durissima. E di farlo senza soluzione di continuità aziendale.

Le “misure di protezione”, che sono temporanee, scadranno il 6 giugno. Escludono i pagamenti Irpef, che la Sampdoria ha rateizzato, e il pagamento degli stipendi, il cui prossimo termine è fissato per il 16 maggio. Misure di protezione che, appunto, sono soprattutto funzionali al risanamento del club tutt’ora di proprietà della famiglia Ferrero. In questi giorni è iniziato ufficialmente l’ultimo tentativo di salvezza della Sampdoria. Guidato da tutto il CdA blucerchiato che cerca investitori disposti a sottoscrivere il bond.

COSI’ IL VICEPRESIDENTE DELLA SAMPDORIA, ANTONIO ROMEI

“E’ un momento molto doloroso – dice affranto Antonio Romei, vicepresidente della Sampdoria – dispiace per tutti, tifosi, squadra, staff, c’è poca voglia di parlare. Abbiamo anche vissuto un momento commovente con i ragazzi, è così, bisogna accettare i verdetti del campo e ripartire. Adesso come tutti sanno per la situazione societaria è un momento decisivo. Si gioca la partita più importante, parlo a nome del Cda. Siamo impegnatissimi nel trovare una soluzione, tutto quel che possiamo fare lo facciamo. La Sampdoria merita di continuare, di andare avanti e ripartire. I prossimi giorni saranno molto importanti. Questo club con i suoi tifosi è un patrimonio del calcio italiano che non deve ripartire da più in basso della Serie B”.

“C’è ancora tempo – prosegue Romei – abbiamo fatto un piano di ristrutturazione del debito che a detta degli advisor è sostenibile. Ci sono state troppe notizie allarmistiche. Le cose sono chiare, serve forza di volontà per chiudere la vicenda nel più breve tempo possibile. Il piano di ristrutturazione è fatto, pronto a essere depositato in tribunale. Il nostro compito è di avvicinare creditori e potenziali investitori per trovare un’intesa per far fronte ai debiti e per andare avanti con un investimento nel club. Stiamo parlando con le banche coinvolte, è quello che facciamo ogni giorno dall’inizio di questa stagione sportiva lunga, faticosa, terribile”.

Parte ora la corsa contro il tempo: “E’ un momento decisivo – conclude il vicepresidente blucerchiato – dobbiamo affrontarlo mettendocela tutta. Non è una società che non ha niente come molti dicono, ma che ha valori importanti. Troppe notizie allarmistiche hanno forse allontanato chi voleva investire ma è tutto molto trasparente, le cose sono chiare, con advisor importanti”.