Angelo dei Ricchi e Poveri, il leggendario gruppo musicale italiano, si è lasciato scappare una parolaccia in diretta durante “L’anno che verrà”, tradizionale kermesse Rai per festeggiare l’ingresso del nuovo anno che per l’occasione ieri si è tenuta a Reggio Calabria.

Cosa è successo?

Nel corso di una performance energica e coinvolgente, Angelo ha pronunciato un’esclamazione colorita che non è passata inosservata: il “teste di ca***!” gridato dal cantante, convinto di avere il microfono spento e rivolto ai fonici, è stato udito distintamente durante la diretta. L’episodio, avvenuto davanti a milioni di telespettatori, ha generato un’ondata di commenti contrastanti: tra chi l’ha trovata una gaffe divertente e chi l’ha giudicata fuori luogo, specie considerando la natura festosa e familiare dell’evento.

Reazioni sui social

Come accade spesso in questi casi, i social sono diventati il teatro principale del dibattito. Su Twitter, l’hashtag #RicchiEPoveri è rapidamente salito in tendenza, con utenti divisi tra ironia e indignazione. Alcuni hanno scritto: “Anche i Ricchi e Poveri sono umani, una parolaccia può scappare!”. Altri hanno commentato: “Non è il contesto giusto per certi scivoloni”.

Le scuse (o quasi)

Poche ore dopo l’incidente, i Ricchi e Poveri hanno rilasciato una dichiarazione: “Ci scusiamo se abbiamo urtato la sensibilità di qualcuno. È stato un momento di leggerezza e spontaneità, speriamo che il pubblico possa perdonarci”. Le loro parole sembrano aver placato parte delle critiche, anche se non tutti sono stati convinti dalla spiegazione.

Quando la diretta tradisce

Questo episodio ricorda quanto possa essere imprevedibile il fascino (e il rischio) della diretta televisiva. La spontaneità che spesso rende più genuina un’esibizione può, allo stesso tempo, portare a piccoli incidenti di percorso.

Un errore da dimenticare?

Mentre il Capodanno è ormai archiviato, rimane da vedere se l’incidente avrà ripercussioni sull’immagine del gruppo o se, come spesso accade, sarà ricordato solo come un curioso aneddoto.

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