Laboratorio Civico - Rende

Eppur si muove! Alla vigilia del consiglio comunale c’è fermento tra i banchi della minoranza. La barbarie e violenza con cui si contrappongono i consiglieri di minoranza sembra quasi celare interessi personali. Non avendo argomenti, cercano di buttare fango, instaurano un clima di terrore e condizionamenti per cercare di impaurire qualche consigliere.

Purtroppo, però, per loro che hanno la memoria corta, vogliamo ricordare alcuni passaggi fondamentali rispetto al PSC, fermo al palo da più di vent’anni. Questa amministrazione comunale ha lavorato alacremente al nuovo piano strutturale con professionisti, tecnici e personale altamente qualificati. Era uno dei punti fondanti della nostra campagna elettorale quello di realizzare un piano che fosse in linea con le vigenti normative, che rispettasse il consumo di suolo zero e, dunque, fosse in linea con la nostra idea di città sostenibile.

Motivo, questo, per il quale i cittadini hanno scelto di votarci e, per la prima volta nella storia di questa città, darci fiducia per ben due volte. Con il PSC, infatti, non solo si vanno a regolamentare tanti aspetti urbanistici che ancora seguono il vecchio, scellerato piano regolatore, ma la città si doterà così di uno strumento che salvaguarda il territorio dal rischio idrogeologico.

Altro aspetto importante è quello legato allo sviluppo economico della città: con l’approvazione del PSC ne gioveranno sia i cittadini che gli imprenditori. Non a caso questo piano strutturale, votato due anni fa anche da alcuni consiglieri ora in minoranza, ha osservato tutte le norme vigenti e avuto il nulla osta da parte di tutti gli enti preposti al controllo.

La minoranza fa riferimento alla responsabilità: bene abbia anch’essa la responsabilità di non votare il PSC e di lasciare questa città all’immobilismo, a retrocedere invece di andare avanti, a non permettere ai cittadini di decidere del futuro di Rende. È proprio vero che chi mal fa mal pensa, ma questo è un altro argomento!

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