La curva sud dello Scida (foto Rosito)
La curva sud dello Scida (foto Rosito)

Torna la rubrica “Spettatori” dopo la sosta delle nazionali. Sosta che ha decretato il mancato accesso ai Mondiali 2022 del Qatar per la nostra Italia a causa della bruciante sconfitta casalinga contro l’abbordabile Macedonia.

Dopo la breve parentesi nazionale si scende in campo fin da subito con il match casalingo del Cosenza che al “Marulla” affronta il Parma di Iachini. Ennesima sconfitta per i lupi che, in una giornata di pioggia fitta e intensa, perdono 3 a 1 di fronte a 2.252 tifosi. La classifica si fa sempre più preoccupante per i rossoblù. L’altra calabrese impegnata di sabato è la Reggina che a Cremona ottiene un prezioso pari: 1 a 1 il risultato finale allo “Zini” davanti a 815 supporters ospiti. Amaranto in tredicesima posizione a 7 lunghezze dalla zona playoff.

Gli altri match delle calabresi di B e C si sono disputati di domenica e hanno visto il Crotone pareggiare in casa contro il Perugia. 1 a 1 alla fine dei minuti regolamentari il punteggio tra gli squali e gli umbri di fronte a 1.877 spettatori. Rossoblù che guadagnano un punto su Cosenza e Vicenza, entrambe quart’ultime in classifica.

I tifosi del Cosenza in curva Bergamini (foto Rosito)
I tifosi del Cosenza in curva Bergamini (foto Rosito)

In C il Catanzaro esce sconfitto al “Ceravolo” contro il Monterosi, battuta d’arresto che segna il definitivo addio al primo posto in classifica e la conseguente promozione matematica del Bari in cadetteria. 1-2 il finale sul tabellino, giallorossi che fanno un passo indietro rispetto alle ultime apparizioni molto positive. 1940 i supporters delle aquile giunti allo stadio in questa domenica di calcio.

Chiude l’analisi di questa giornata la Vibonese che ottiene un pari tra le mura amiche contro il più blasonato Foggia. Di fronte a circa 400 spettatori, metà dei quali giunti dalla Puglia, i calabresi, sempre desolatamente ultimi in classifica, pareggiano 1-1. Nove i punti dalla penultima posizione e serie D ormai ad un passo.

A cura di
FABIO DODARO