DONNARUMMA 5,5 È proprio un momentaccio. Ha responsabilità oggettive su entrambi i gol subiti dall’Italia. Si riscatta parzialmente con due belle parate su Calhanoglu e con il colpo di reni sull’incornata di Soyuncu.
DE SCIGLIO 6 Fa il suo con impegno e abnegazione ma la nazionale ha bisogno di maggiore qualità sugli esterni.
ACERBI 6 Gara quasi senza sbavature. Sbadato nel finale quando si dimentica di Soyuncu nell’occasione che avrebbe potuto costare il pari turco.
CHIELLINI 5,5 Troppo timido su Cengiz Under che gli sfugge via sull’esterno e trafigge un incerto Donnarumma.
BIRAGHI 6 Controlla con autorità la fascia di competenza. Suo l’assist per il punto del pari firmato da Cristante.
TONALI 6,5 Validissima risorsa per il prossimo futuro del centrocampo azzurro.
CRISTANTE 6 Non può essere lui l’alternativa a Jorginho. Più utile in zona gol: inserimento e tempismo perfetti.
PESSINA 5,5 Impreciso. Nel primo tempo è pressoché nullo in fase di contenimento, la musica non cambia quando si tratta di accompagnare l’azione offensiva. Migliora leggermente nella ripresa.
ZANIOLO 5 Confusionario, nervoso e falloso. Mancini lo lascia negli spogliatoi all’intervallo.
SCAMACCA 6 Si sbatte per trovare spazi. Impegno da premiare con la sufficienza.
RASPADORI 7 Rimane in ombra fino al 38′. Poi la fiammata con il sinistro che ribalta lo svantaggio iniziale. Da quel momento per lui inizia un’altra partita, coronata dalla prima doppietta con la maglia dell’Italia.
DALLA PANCHINA
ZACCAGNI 6,5 Rimpiazza uno spento Zaniolo. Il fronte offensivo azzurro ne giova. Positiva la sua prova all’esordio in nazionale.
BASTONI 6 Entra in campo a vittoria acquisita. Ordinaria amministrazione.
SENSI 6 Qualche spunto positivo nel quarto d’ora concessogli dal commissario tecnico.
LOCATELLI 6 Si fa apprezzare per la grinta e una pregevole giocata di tacco.
BELOTTI s.v.
BONUCCI s.v.
CT MANCINI 6 Stravolge quasi interamente l’Italia rispetto a giovedì. Gli azzurri entrano in campo timorosi e apparentemente ancora sotto shock per l’eliminazione con la Macedonia. Il pareggio di Cristante dà la scossa. A questo punto aumentano i dubbi, misti a rimpianti: se a Palermo avesse fatto scelte diverse, magari più coraggiose?