È un Cosenza assetato di punti importanti in chiave salvezza quello che fa visita alla Cremonese nella 22ª di Serie B.
I lupi, fanalini di coda con la Salernitana, non vincono da ben 8 gare. Il magrissimo bottino accumulato in questo ultimo periodo è di 2 punti. Sbiadito il ricordo del precedente trend positivo fatto di 7 risultati utili consecutivi. L’avversario, che i rossoblù hanno battuto con il gol vittoria di capitan D’Orazio all’esordio in campionato, non è certo dei più agevoli.

Perché ha ritrovato una certa continuità di risultati dopo il ritorno in panchina di Stroppa, richiamato alla guida dei grigiorossi per il fallimento del breve interregno Corini. La Cremonese è per l’appunto reduce dal tris rifilato a domicilio al Frosinone.
Peraltro Alvini, che è un ex della gara, dovrà fare a meno degli squalificati Kouan e Kourfalidis. Il centrocampo è stato così rinfoltito in fretta e furia con l’ingaggio immediato di Mario Gargiulo, proveniente dal Foggia. Agli appiedati si aggiunge Riccardo Ciervo, fermo ai box per un infortunio la cui entità, come da prassi in casa rossoblù, rimane avvolta nel mistero. Il bollettino medico, saltuariamente, è lo stesso tecnico a diramarlo. Senza però dovizia di particolari. Ma chiedere altro alla cortesia e all’affabilità del mister sarebbe davvero eccessivo.
Il silenzio si estende poi a qualunque altro genere di comunicazione societaria. Assordante in tempi di durissima contestazione e di censura social con la funzione “commenta” disattivata da oltre due settimane. L’eccezione è la velocità con la quale si provvede a stigmatizzare “i deficit di sensibilità” di alcuni tifosi. Che stride con la totale assenza di operazioni simpatia.
Si dirà che di fronte alla maleducazione non devono esserci ma o però. Allora sarebbe meglio giudicare prima sé stessi con lo stesso spirito critico con cui lo si fa con gli altri, con quei tifosi sempre additati come nemici e non come sodali attraverso i quali coltivare il brand.
Entra nel canale Whatsapp de Il Dot