Il toto allenatore per il Cosenza termina ufficialmente di venerdì 17, con la presentazione di Davide Dionigi, approdato nella terra dei Bruzi tra polemiche e perplessità.
Presentato ufficialmente con apposita conferenza stampa, ma già “conosciuto” e criticato nelle ore antecedenti, Davide Dionigi, classe 1974, è il nuovo tecnico del Cosenza Calcio. Il suo curriculum, macchiato da numerosi esoneri, ha creato non poco scetticismo nel pubblico rossoblù, che ha espresso la sua decisa disapprovazione. Viste male anche le esperienze da calciatore e allenatore con Reggina e Catanzaro.
“La proprietà del Cosenza si è presa una bella responsabilità, e per questo li ringrazio” – comincia Dionigi nella conferenza di presentazione – “Ringrazio chi mi ha preceduto per il grandissimo lavoro fatto, perché se sono qua è merito anche di chi c’era prima.
Io arrivo qui in punta di piedi con un umiltà che spero possiate conoscere nel tempo, in una terra che mi ha dato tantissimo e alla quale ho dato tantissimo. Sarebbe troppo semplice per me tirare fuori frasi ad effetto per accaparrarmi consenso o giustificarmi, offenderei l’intelligenza del pubblico di Cosenza, che ritengo appassionato e orgoglioso. Questa squadra, infatti, deve ripartire dal suo pubblico dell’ultima giornata, non da Dionigi. Non mi aspetto nulla, se non di avere l’aiuto di questa gente. So che deve essere supportato dai risultati.”
Il sistema di gioco di Dionigi
“Mi sono documentato, come faccio sempre, quindi è un onore trovarsi in una città storica come Cosenza. So dove sono venuto. I risultati fanno parte del nostro mestiere. Curriculum? Mi aspetto un compito intrigante, che potrebbe aprire scenari importanti per la mia carriera. Sono una persona vulcanica a cui piacciono le sfide. Abbiamo una bella base in rosa in questo momento. Siamo alla ricerca di giocatori funzionali alla mia idea di gioco. Io preferisco gente che sposa la causa, che non si lamenta, che ha voglia di giocare. Poi il risultato arriva dopo. Amo il calcio propositivo, che ha i suoi vantaggi e svantaggi. Ho giocato con la difesa a quattro, a tre, ma non è il sistema di gioco che fa la differenza, ma quello che mettiamo all’interno del rettangolo di gioco.”
Lo staff di Davide Dionigi
Gli uomini di fiducia che accompagneranno il nuovo tecnico sono ancora in fase di valutazione, ma i nomi già presentati sono Lorenzo Sibilano nel ruolo di vice allenatore e il giapponese Hiroshi Komatsuzaki, già al suo fianco sia ad Ascoli che a Brescia, nel ruolo di match analyst.
Il passato al Brescia e quella chiamata rifiutata dal Cosenza
“Visti i precedenti posso dire che sono sempre stato nel destino di questi colori evidentemente. Sono un allenatore che tante volte è subentrato a campionato in corso, la mia prima priorità dopo Brescia era iniziare dall’inizio. Quel periodo, non solo il Cosenza e altri mi avevano cercato, ma io avevo un contratto in essere con il Brescia in cui non era facile svincolarmi per vari motivi.” Conclude Dionigi riguardo i precedenti contatti proprio tra l’Emiliano e il club calabrese non andati, poi, a buon fine.
Dionigi, dunque, riparte da qui. Da una rosa in evoluzione con l’idea di “puntare sui giovani. Il futuro è tutto loro”, ammette il tecnico. In una piazza di cui ha discusso tanto negli ultimi giorni con l’amico Mimmo Toscano.