A cavallo tra le due guerre, nel 1931, nacque quello che oggi è un punto di riferimento per molti giovani che vogliono mettersi alla prova “da un’altra prospettiva” sul rettangolo di gioco.
AIA Sezione di Cosenza – Una giornata di festa iniziata alle ore 15:00 con una Santa Messa nel Duomo di Cosenza, nel cuore del Centro Storico della città dei Bruzi, per poi proseguire ad una visita guidata nel Museo Diocesano. La cerimonia vera e propria si è poi spostata nella Sala degli Specchi, nel Palazzo della Provincia in Piazza XV Marzo alle ore 18:00.

Un appuntamento per questi primi 90 anni di attività (91 in corso, festeggiamenti posticipati a causa del Covid) al quale hanno presenziato alcuni massimi esponenti AIA (l’associazione nazionale nata nel 1911) come Nicola Cavaccini e Antonio Zappi, una rappresentanza di Arbitri e Assistenti di Serie A, calabresi e non solo, i componenti dei vari comitati regionali e nazionali, oltre alle principali autorità politiche, tra le quali il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, e sportive, come il Presidente del Cosenza Calcio, Eugenio Guarascio.
La sezione cosentina è presieduta dal 2004 da Francesco Scarcelli (al suo quinto mandato), il quale ai microfoni de Il Dot ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’impegno quotidiano di tutti gli associati: «90 anni sono tanti, io personalmente fra poco compio 50 anni di tessera, segno di quanto tempo abbia passato in questa sezione, praticamente un’intera vita. Sono profondamente orgoglioso dei miei arbitri, tutti uniti a favore di un ruolo che viene molto spesso criticato e messo in discussione, ma gli errori possono capitare sempre, siamo umani. Dobbiamo essere bravi a ridurli.

Il comitato nuovo con Alfredo Trentalange (Presidente AIA), ha voluto fortemente dare spazio alle donne su cui si sta investendo molto. Anche nella nostra Sezione c’è un bel gruppo di donne che si sono inserite anche molto egregiamente».
SALVATORE LONGO: DAI CAMPI DI GIOCO AL VAR
Intervenuto anche Salvatore Longo, ex Assistente Arbitrale con 168 gare di Serie A e attuale Assistente VMO Video Match Official: «Giornate come questa fanno tanto bene al nostro movimento sempre più in crescita, e personalmente faccio anche i complimenti alla Sezione di Cosenza che io reputo la più importante per storia e tradizione. Io personalmente ho smesso a giugno l’attività sul campo per limiti di età, ma ho iniziato una nuova e bellissima avventura come il Video Match Official, il nuovo organico VAR, che io considero uno strumento tecnologico utilissimo per i Direttori di Gara nato per ridurre al minimo gli errori. E’ normale che le sensazioni sul campo rispetto a quelle davanti un computer sono diverse, non c’è più la stessa adrenalina pre-gara, ma rimane una bella responsabilità nell’essere un grande supporto per gli Arbitri in campo».
FRANCESCO COSSO, UNA PROMOZIONE DA SERIE A
Francesco Cosso, della Sezione di Reggio Calabria, promosso recentemente dalla CAN C alla CAN. Un traguardo che gli ha dato la possibilità di essere essere designato per arbitrare sia partite della cadetteria che del massimo campionato. Il 6 febbraio 2022 debutta in Serie A, in occasione dell’incontro Bologna-Empoli.
«Passione e sacrificio sono alla base della nostra attività – ha detto Cosso – per raggiungere qualsiasi obiettivo. Per me sono questi i principi cardini che pongo sempre davanti. Sì, sono l’unico Arbitro calabrese presente in Serie A, però la nostra squadra è composto da altri Assistenti Nazionali bravissimi. Una giornata come questa rappresenta un momento bellissimo perché sono presenti anche le altre Sezioni calabresi. Segno di quanto il nostro movimento sia unito e proceda spedito sulla stessa strada. Ai ragazzi che intraprendono questo percorso dico di divertirsi sempre e di dare il massimo in campo come nella vita».
MARTINA MOLINARO, DA LAMEZIA AI MONDIALI FEMMINILI
Martina Molinaro, della Sezione di Lamezia Terme, concluderà un 2022 ricco di soddisfazioni. A giugno la chiamata internazionale per dirigere un match di qualificazione dei mondiali femminili 2023 e di recente IV ufficiale nella gara di Champions League femminile tra PSG e KFF Vllaznia.
«Sono soddisfazioni perché non mi sarei mai aspettata di riuscire a raggiungere questi livelli – ammette Molinaro – che inizialmente per noi all’inizio possono sembrare irraggiungibili. E’ stato sicuramente molto emozionante, spero e mi auguro di vivere emozioni ancora più grandi. Il calcio è nato come uno sport prettamente maschile, è vero, ma le donne sono sempre riuscite a farsi spazio. Soprattutto adesso posso dire che è diventato uno sport senza genere, non ci sono uomini e donne, ma arbitri e calciatori o calciatrici. Ci siamo fatte valere come porta bandiere del movimento femminile. Il debutto di Maria Sole Ferrieri Caputi in serie A come prima donna arbitro rappresenta al meglio quanto la mentalità stia cambiando».