Risale agli scorsi giorni un’importante scoperta artistica. Un disegno, fino ad ora attribuito all’artista Rosso Fiorentino, sarebbe in realtà un bozzetto preparatorio di Michelangelo Buonarroti.
Il disegno, dal 2014, fa parte di una collezione privata. L’opera sarebbe stata realizzata dal celebre artista per abbozzare una figura degli affreschi della Cappella Sisitina. Si tratta di uno studio del XVI secolo, in gesso rosso, fino ad ora mai collegato al Buonarroti. È stato Paul Joannides, professore di storia dell’arte all’Università di Cambridge e personalità di spicco del settore, a sostenere, dopo importanti studi, che l’opera sia in realtà un disegno preparatorio realizzato da Michelangelo Buonarroti. L’importante scoperta artistica è stata divulgata da Joannides, in forma saggistica, attraverso la rivista scientifica Burlington Magazine.
I dettagli del bozzetto
Il protagonista della scena è un uomo nudo, rappresentato di spalle, con una gamba in tensione. Il disegno misura 15,7 x 19,3 cm. Secondo gli studi, compiuti da Joannides, il bozzetto preparatorio riguarderebbe uno tra i protagonisti di un ciclo di affreschi della celebre Cappella Sistina. Più nel dettaglio, Joannides ha individuato una verosimiglianza importante tra il disegno e una delle figure rappresentate nella scena dell’Adorazione del serpente di bronzo. L’affresco risale al 1511-1512 circa. Si tratta di una scena affrescata su uno dei quattro “pennacchi“, con episodi tratti dall’Antico Testamento. Nel disegno, tuttavia, il soggetto è mostrato da un’angolazione diversa, rispetto a quella osservabile nell’affresco definitivo.
Il disegno rappresenta uno dei pochi bozzetti di Michelangelo pervenutici. Il Buonarroti, infatti, prima della sua morte, bruciò gran parte dei propri disegni, spinto dalla volontà di nascondere i processi preparatori dei suoi capolavori. Di ciò ci informa l’autore, a lui contemporaneo, Giorgio Vasari.