Gli Editors al Color Fest di Maida
Gli Editors al Color Fest di Maida

Se qualcuno in tempi non sospetti ci avesse detto che avremmo avuto in Calabria la possibilità di assistere al concerto degli Editors, una delle rock band più influenti degli anni 2000, l’avremmo preso per pazzo, senza se e senza ma. In una stagione concertistica già impreziosita dalle magiche giornate silane del Be Alternative Festival, la serata di chiusura della XII edizione del Color Fest è da annoverarsi tra gli eventi musicali più importanti mai realizzati nella regione.

La kermesse che si tiene ogni anno nel lametino ha fatto registrare anche quest’anno un entusiasmo clamoroso. La giornata iniziale, quella del 14 agosto, con il pop cantautore di Fulminacci l’ha fatta da padrone. Il giorno di Ferragosto è stato decisamente più incentrato su atmosfere clubbing con l’attesissimo live di Cosmo come main event.

Un momento del concerto degli Editors

Nulla di paragonabile, e nessuno se ne abbia a male, per quella che rimarrà nella storia come una serata unica, quella del 16 agosto. Quella che ha visto salire sul palco gli Editors. Il gruppo britannico è tra i più importanti nella storia del rock contemporaneo. Anticipata dalle esibizioni di The Cosmic Gospel, Trust The mask, Letherette e Any Other, la band regala al numeroso pubblico presente, proveniente da tutta Italia, un set intenso e incendiario. Gli Editors viaggiano attraverso i brani più significativi della loro carriera. Da “Munich” del loro album di esordio “The back room” a quelli tratti dall’ultimo disco “EBM”. Tom Smith e soci mettono in mostra tutto il loro eclettismo e la loro incredibile capacità di reggere il palco. Passano dal rock dai sentori post punk degli esordi, alle influenze elettroniche dei brani più recenti.

Il concerto è carico di emozioni. La band è bravissima a cavalcare l’energia di una folla festante. Ci sono le atmosfere dancehall di “Picturesque“. Quelle vigorose e coinvolgenti di “Karma Climb“. Per scivolare poi su quelle più romantiche di “Heart Attack“. Immancabili i grandi successi del gruppo. La già citata “Munich“, “An end as a Start“, senza dimenticare una versione da pelle d’oca di “Smokers outside the Hospital Doors“, forse il loro brano più noto. A impreziosire il tutto anche la cover di “Killer“, brano di Adamski e Seal, uno di quelli di maggior successo del pop elettronico degli anni ’90.

75 minuti carichi di emozione per una giornata epocale. Serata indimenticabile. Qualcosa di non troppo lontano da un sogno diventato realtà. Tutto grazie allo sforzo congiunto di Be Alternative e Color Fest, il cui connubio ha regalato alla nostra regione produzioni impensabili fino a poco tempo fa.

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