Negli ultimi mesi, il virus dell’Aviaria ha mostrato una diffusione preoccupante, colpendo non solo gli uccelli, ma anche diverse specie di mammiferi, tra cui bovini da latte negli Stati Uniti. Questo fenomeno suggerisce una capacità del virus di adattarsi a nuovi ospiti, aumentando il rischio di un possibile salto di specie verso l’uomo.

Rischi per la Salute Umana

Sebbene i casi umani di infezione da H5N1 siano stati finora limitati, la mortalità associata è estremamente elevata, con tassi che raggiungono il 52%. La possibilità che il virus muti ulteriormente, facilitando la trasmissione interumana, rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica globale.

Bassetti: “Rischia di essere l’anno della aviaria

Secondo Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, i dati provenienti dagli Usa sono preoccupanti.

“Il 2025 rischia di essere veramente l’anno della aviaria perché i segnali che vengono dagli Stati Uniti sono importanti. Il virus ha interessato due degli animali in qualche modo più vicini all’essere umano, da una parte la mucca da latte e dall’altra siamo arrivati al pollo da cortile e ai gatti. Quindi veramente un virus dell’aviaria vicinissimo all’essere umano. Oltretutto, un articolo pubblicato su Science ci dice che manca soltanto una piccolissima mutazione affinché il virus faccia il definitivo salto di specie e che acquisisca la capacità di trasmettersi da uomo a uomo”.

Misure Preventive e Raccomandazioni

Le autorità sanitarie sottolineano l’importanza di rafforzare le misure di biosicurezza negli allevamenti e di monitorare attentamente la fauna selvatica per individuare tempestivamente nuovi focolai. Inoltre, è fondamentale sviluppare e distribuire vaccini efficaci sia per gli animali che per gli esseri umani, al fine di prevenire una possibile pandemia.

Conclusioni

La comunità scientifica e le autorità sanitarie sono in stato di allerta riguardo all’evoluzione dell’influenza aviaria. È essenziale mantenere alta la vigilanza, promuovere la ricerca e adottare misure preventive adeguate per proteggere la salute pubblica nel 2025 e negli anni a venire.

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