LA CRONACA DEL MATCH
La formazione iniziale del Cosenza: Bisoli è costretto a rispolverare gli epurati Bittante e Boultam per ovviare alle tante assenze. In difesa c’è Venturi a prendere il posto dello squalificato Vaisanen. Nessuna novità lì davanti dove il tandem è quello composto dai soliti Caso e Larrivey.
PRIMO TEMPO, IL COSENZA LA RIBALTA DOPO LO SVANTAGGIO INIZIALE
E’ il Cosenza a comandare le operazioni in avvio di gara, baricentro alto e due corner collezionati nei primi sei minuti di gioco. Al 13′ Caso semina il panico nella retroguardia avversaria, entra in area ma non trova né il tempo né lo spazio per calciare a rete e l’occasione sfuma. Come un fulmine a ciel sereno gli ospiti passano al 24′ grazie a Lovisa, che trafigge Matosevic con una puntata da distanza ravvicinata. Reazione dei lupi: Gerbo ci prova da fuori area, Perisan smanaccia in calcio d’angolo. L’occasione per riequilibrare il risultato arriva al minuto 34: Larrivey viene strattonato in area di rigore, Massimi non ha dubbi e indica il dischetto.

E’ proprio l’argentino a prendersi, come sempre, la responsabilità di battere il penalty: tiro angolato e il pari è cosa fatta. Prima dell’intervallo il Cosenza completa la rimonta. Caso è indemoniato, scappa via sulla linea del fallo laterale e offre su un piatto d’argento a Larrivey l’occasione di fare doppietta. Il Bati non si lascia pregare e i quasi 6 mila del “Marulla” possono esplodere in un urlo liberatorio.
NELLA RIPRESA CAMPORESE CHIUDE IL DISCORSO
L’inizio della ripresa è ad appanaggio degli ospiti, che collezionano tre ottime chances nel primo quarto d’ora. In due di queste è bravo Matosevic a chiudere lo specchio della porta. Bisoli corre ai ripari gettando nella mischia Kongolo e Laura al posto di Gerbo e Boultam. Successivamente il forfait di Liotti lo costringe ad effettuare la terza sostituzione: dentro Sy. Serpentina di Caso al 73′ ma la conclusione è fuori bersaglio.
Il Cosenza mette in ghiaccio la vittoria a 7 minuti dal termine: punizione rasoterra di Rigione, respinta corta di Perisan e Camporese ribadisce in rete. Il difensore goleador, al settimo centro stagionale, non esulta in segno di rispetto verso i suoi ex tifosi. Non succede quasi più nulla fino al triplice fischio finale del direttore di gara. Unica eccezione la traversa colpita da 50 metri da Cambiaghi con Matosevic fuori dai pali, sarebbe stato un eurogol.
IL TABELLINO
COSENZA (3-5-2): Matosevic; Rigione, Camporese, Venturi; Bittante, Gerbo (53′ Kongolo), Carraro, Boultam (53′ Laura), Liotti (68′ Sy); Caso (85′ Zilli), Larrivey (85′ Ndoj). A disposizione: Sarri, Vigorito, Pandolfi, Palmiero, Voca, Hristov. All. Bisoli.
PORDENONE (4-3-3): Perisan; Zammarini, Bassoli, Sabbione (46′ Dalle Mura), Perri; Gavazzi (79′ Secli), Torrasi (46′ Pasa), Lovisa; Mensah (75′ Biondi), Butic, Cambiaghi. A disposizione: Bindi, Fasolino, Stefani, Deli, Onisa, Valietti, Candellone. All. Tedino.
ARBITRO: Luca Massimi di Termoli (Rossi – Scarpa). IV UOMO: Mattia Ubaldi di Roma 1. VAR: Valerio Marini di Roma 1. AVAR: Oreste Muto di Torre Annunziata.
MARCATORE: 24′ Lovisa (P), 36′ rig. e 44′ Larrivey (C), 84′ Camporese (C).
NOTE: Giornata soleggiata e tipicamente primaverile, temperatura di circa 22°C. Terreno di gioco in ottime condizioni. Presenti nelle due curve i ragazzi delle scuole calcio della provincia. Spettatori: 5824, di cui 6 ospiti. Ammoniti: 33′ Sabbione (P), 56′ Camporese (C), 76′ Biondi (P), 90′ Carraro (C). Angoli: 4-2 (pt 3-2). Recupero: 0′ pt; 5′ st.