Buenos Dias, Messico! La domenica di Formula 1 riparte dal circuito “Hermanos Rodriguez” dopo un sabato veramente straordinario da parte della Ferrari che ha piazzato entrambe le sue SF-23 in prima fila.
Una prima fila tutta rossa che mancava dalle qualifiche di Miami dello scorso anno, quando Leclerc anticipò Sainz. Ma nonostante la pole conquistata con grande stupore, i pronostici non si sono certo mossi dal cannibale Max Verstappen, partito in terza posizione e dal lato pulito della pista.

A semafori spenti, ottimo guizzo di Verstappen, ma ecco il primo colpo di scena: il beniamino di casa Sergio Perez si scontra con Charles Leclerc con il messicano che finisce fuori e che verrà poi costretto al ritiro appena un giro dopo. Il monegasco della rossa riscontra qualche danno all’ala anteriore ma prosegue comunque e la cambierà successivamente. L’olandese della Red Bull conquista già secondi preziosi dagli avversari, con Sainz terzo e Ricciardo che ha mantenuto la quarta posizione. Il settore centrare del circuito dedicato ai fratelli “Rodriguez” è l’arma letale di Verstappen e la spina nel fianco di Leclerc e dove soffre maggiormente.
Al 33esimo giro ecco il secondo colpo di scena: Magnussen a muro. Dapprima entra la Safety Car (e quindi Verstappen ne approfitta per effettuare l’unica sosta prevista e rimanere davanti a Leclerc) ma poi ecco la bandiera rossa per permettere di aggiustare le barriere danneggiate dal forte impatto del pilota della Haas all’altezza dello snake.
LA SECONDA PARTENZA
La ripartenza avviene da fermi, una situazione che mette in condizioni molti piloti di risalire la china. Al secondo spegnimento dei semafori, Lewis Hamilton terzo si mette subito in scia di Leclerc ripartito secondo, ma ottima staccata del monegasco che difende la posizione. L’inglese della Mercedes cercherà, poi, di salvaguardare la gomma.
Nel frattempo, tanto per cambiare, Max Verstappen continua a girare con un ritmo surreale sulla gomma hard e crea un altro vuoto dietro di se che gli permette di tagliare il traguardo nuovamente davanti a tutti. 51 vittorie in carriera per l’olandese che eguaglia Alain Prost al 4° posto di tutti i tempi. Si tratta della 10^ vittoria quando il poleman era Leclerc. 110^ vittoria, invece, per la Red Bull. (Statistiche Sky Sport).
Dietro di lui uno straordinario Lewis Hamilton che chiude secondo con il giro veloce: 1:21.334. L’inglese si avvicina sempre di più a Perez al secondo posto nel mondiale: 20 punti di distanza, ora, in classifica tra loro. Chiude terzo, invece, Charles Leclerc che comunque al di là di tutto ritrova il podio. 28° podio in carriera per il monegasco (4° quest’anno). Non andava a podio dal Belgio (3 mesi e 1 giorno). Continua il record negativo: nessuna vittoria dalle sue ultime 11 pole (tutte vittorie Red Bull).
Dietro di lui l’altro pilota della Ferrari Carlos Sainz, mentre chiude in quinta posizione una gara straordinaria Lando Norris dalla diciassettesima posizione a suon di sorpassi straordinari. George Russell riesce a difendersi all’ultimo giro dall’assalto di Ricciardo per la sesta posizione. L’australiano, comunque, conquista i primi punti dal suo ritorno in Formula 1 dopo un weekend sicuramente al di sopra le aspettative. Albon e Ocon terminano la Top10. Ancora delusione totale per l’Aston Martin che chiude il weekend messicano con entrambe le macchine ritirate.
Inno olandese ormai a memoria e via alle bollicine sul podio, per una gara sicuramente bellissima e avvincente.
Si torna nuovamente in pista fra una settimana: il 5 novembre c’è il Gran Premio del Brasile.