Sarebbe finita diversamente? Perché ci sono stati dei ritardi? Sono stati applicati i protocolli? Monza non delude neanche quest’anno grazie ai tifosi della Ferrari.
Tantissimi accorsi all’autodromo di Monza, che quest’anno ha festeggiato i 100 anni, avrebbero preferito un finale diverso. Ma non tanto perché a vincere è stato Max Verstappen (quest’anno ha trionfato da 7 posizioni in griglia diverse: pole, 2^, 3^, 4^, 7^, 10^, 14^, caso unico nella storia della F1), tanto quanto il modo attraverso il quale il Gran Premio è terminato.
La bellissima pole di Leclerc aveva dato speranza affinché la vittoria rossa tornasse “a casa”. Sono passati, infatti, tre anni dall’ultimo successo di un pilota Ferrari (proprio di Leclerc nel 2019) in Italia. Ma tra i numerosi spettacolari sorpassi sotto il sole cocente, il degrado gomme che si è fatto sentire eccessivamente di nuovo per il team di Maranello (basti pensare al gap che non si è ridotto con le rosse per Charles contro le gialle di Max che avevano già 20 e passa giri), in una giornata in cui la scuderia di Maranello ha fatto tutto bene tra strategie e prestazione, la Red Bull vince ancora ma questa volta tra le polemiche.
Un finale negato da troppa negligenza
La maledizione di Monza ha colpito ancora, questa volta all’ormai ex vincitore Daniel Ricciardo con Mclaren che a poco meno di 10 giri finisce a muro portando ad una Safety Car che non solo esce tardi ma finisce addirittura davanti il terzo classificato che in quel momento era George Russell anziché davanti al leader Verstappen. Il temporeggiare di FIA e della SC fa perdere davvero tanto tempo a tutti: ai doppiati di sdoppiarsi, alla gru di uscire per togliere la monoposto dalla pista (uscita poi in una non totale sicurezza e a marcia indietro) e per far ripartire tutto.
I tifosi e gli appassionati tutti credono fermamente che una bandiera rossa sarebbe stata la scelta più adatta. Avrebbe soprattutto regalato uno spettacolo dignitoso agli ultimi giri per la conquista di posizioni importanti. I ricordi, inevitabili, ad Abu Dhabi 2021 sono riaffiorati. Tante le polemiche nei confronti della Federazione che è andata alla disperata ricerca dello spettacolo e voglia di avvicinare i giovani per un mondiale sempre più in crescita, ma gli errori come quello finale fanno fatica a tenere alto l’entusiasmo.
This podium! 😍🇮🇹
Thank you #Tifosi!#essereFerrari 🟡 #ItalianGP pic.twitter.com/3n7LzCIYeU
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) September 11, 2022
Sarebbe andata diversamente? Forse…
La Red Bull, più che altro Max, avrebbe probabilmente vinto comunque ancora, grazie ad un’altra gara stratosferica. Ma l’aver tolto la possibilità di un finale diverso e uno spettacolo ai tifosi, rende il tutto molto frustrante.
Oltre a Leclerc arrivato comunque secondo sul podio e davanti i suoi tifosi, avrebbe rappresentato una bella occasione anche per Carlos Sainz, partito dal fondo a causa della penalità per aver cambiato motore, autore di una rimonta fantastica. Tra le migliori gare per lui da quando è in Ferrari.
E quindi Verstappen oltrepassa il traguardo in regime di SC, ma scoprendo la marea rossa sotto di lui sul gradino più alto e correndo sempre di più in classifica (ora a + 116) consapevole che fra tre settimane a Singapore potrebbe confermarsi campione del mondo per la seconda volta consecutiva.