Aldo Florenzi (foto Farina)
Aldo Florenzi (foto Farina)

Aldo Florenzi, classe 2002, nonostante i momenti altalenanti in campionato della squadra, sta vivendo una sorta di momento magico.

Faccia pulita da bravo ragazzo. Il diciannovenne nativo di Nuoro, ospite ieri sera della trasmissione Pianeta Cosenza, prodotta da IlDot.it, ha parlato con tanta timidezza. Timidezza che fortunatamente per i rossoblù non si vede quando scende in campo. Sul rettangolo verde Aldo si trasforma in uno stantuffo, tutto corsa e grinta.

Florenzi è un ragazzo umile, che non vuole fare voli pindarici. Conosce benissimo il suo percorso e sa che la strada per affermarsi nel calcio che conta è ancora tortuosa e piena di ostacoli. E’ stato voluto fortemente dal responsabile del settore giovanile del Cosenza, Sergio Mezzina, che lo ha portato in riva al Crati dal ChievoVerona.

Florenzi in azione nel derby con la Reggina (foto Farina)
Florenzi in azione nel derby con la Reggina (foto Farina)

UN ESTRATTO DELL’INTERVISTA DI FLORENZI

“Mi trovo bene come mezzala, in questo momento è il ruolo che preferisco. Il merito del mio arrivo a Cosenza è del direttore Sergio Mezzina che ha creduto in me e ha voluto portarmi qui. Non mi aspettavo di fare già parte della prima squadra ma sono contento. Il paragone con Barella? Lui è un campione, io ho tutto da dimostrare. Diciamo che spero di somigliargli in futuro. Gerbo è il compagno che mi ha preso sotto la sua ala protettiva. Vorrebbe darmi lezioni di italiano. Il mio esordio in rossoblù è stato nella gara di Coppa Italia con la Fiorentina, ho vissuto emozioni forti quando ho saputo di dover giocare. Una volta sceso in campo però ho dimenticato tutto e ho pensato solo alla partita. Cosenza è una bella città, c’è tutto, qui non manca davvero niente. L’ambiente rispetto a Verona è più caloroso, la gente è affabile e mi trovo bene. Punizioni? Non ne ho mai calciate finora”.