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Classico appuntamento di fine calciomercato per il direttore sportivo del Cosenza Roberto Goretti, intervenuto stamattina nella sala stampa “Bergamini“.

L’uomo mercato dei lupi inizia facendo un breve excursus sull’inizio della sua avventura professionale in rossoblù: “Sapevo che l’ambiente sarebbe stato ostile, che avremmo dovuto ricostruire dalle basi per creare nuovamente afflato tra club, squadra e tifoseria. Sapevo anche che avrei dovuto affrontare un lavoro difficile e mettere su un organico in pochissimo tempo. Ho pensato molto se accettare o no l’incarico e ho voluto mettermi alla prova. Da parte mia c’è sempre stato entusiasmo e positività. Ho deciso di affidarmi a giocatori giovani. L’idea era di costruire quasi due squadre: una per arrivare a fine gennaio, un’altra nella seconda parte del campionato per mantenere la categoria. Il presidente ha sposato questa linea.

Non sono soddisfatto di come siamo arrivati fin qui, avrei voluto almeno 3 punti in più. Siamo ancora in ballo e stiamo lottando. Abbiamo toppato due partite che non mi sono andate giù, quelle con la Reggina e con la Spal. Il tempo comunque ci dirà se abbiamo avuto ragione. L’entusiasmo? Si misura con le presenze allo stadio. I dirigenti del Cosenza ce l’hanno messa tutta, ora vedremo se arriveranno i risultati. Vorrei non vedere più i primi dieci minuti della partita dell’Ascoli, sono stati un vomito (testuale). E’ obbligatorio lottare sempre. Abbiamo rafforzato la squadra, siamo passati da una rosa da ultimi posti ad una squadra all’altezza della categoria. Il Cosenza che si salva è una squadra già pronta per affrontare anche il prossimo campionato. Ho lavorato su un modello futuro, se i tifosi si accorgeranno di questo lavoro e i risultati ci daranno ragione saranno contenti. Sarà il presidente a decidere del mio futuro. Se valuterà positivo il mio operato e vorrà proseguire il rapporto ne discuteremo“.

“TANTI GIOCATORI? TORNERANNO UTILI”

Il Cosenza ora ha 31 elementi in organico. Goretti spiega il motivo di questa scelta: “La rosa lunga? Era uno degli obiettivi e serve per affrontare gli impegni ravvicinati che ci aspettano. Kristoffersen potrebbe andar via prima del 31 marzo“.

Argomento esonero Zaffaroni: “Ha portato in dote punti importanti ed è una persona straordinaria. Ora abbiamo Occhiuzzi, lo reputo un ottimo allenatore. Ama il Cosenza, è preparato. Come tutti i tecnici può sbagliare a volte ma credo sia la figura adatta a guidare la squadra. Sono soddisfatto del lavoro che sta svolgendo“.

Si torna a parlare del futuro del ds, in scadenza di contratto a giugno: “Bisogna creare un modello, una realtà capace di resistere nel tempo. Io tengo molto alle strutture, senza le quali non si può fare nulla. Il Cosenza deve investire nei campi, finora non è stato fatto molto. Qui ci sono molte potenzialità ma siamo ancora lontani dall’essere concreti. Tanti discorsi, pochi fatti“.

Il rapporto col presidente Guarascio: “Con me ha mantenuto tutte le promesse e questo per me è un valore assoluto“.

“ASENCIO UN’OPPORTUNITA’. DA CRUZ ERA UN OBIETTIVO CONCRETO”

Sul calciomercato e sulle scelte effettuate: “I giocatori forti spesso scelgono squadre con una classifica più tranquilla della nostra. Asencio non era un obiettivo, era un’opportunità per avere un giocatore di proprietà che una volta rimessosi in sesto poteva rappresentare un patrimonio per il futuro. Da Cruz? Ho provato a prenderlo ma non ci sono riuscito. Casasola è un ragazzo in gamba, lo voleva il mister ma lui ha preferito andare in un’altra squadra. Gli avevamo proposto un prestito con obbligo di riscatto e un contratto triennale in caso di permanenza. Laura ha grande fisicità, era tra quei 10/15 calciatori che diversi club di Serie B attenzionavano. E’ stato molto vicino al Vicenza, poi c’è stato qualcosa che ha fatto scoccare quasi casualmente la scintilla con il Cosenza“.

Goretti affronta poi l’argomento rinnovi: “Corsi è un valore per questa squadra, ha accettato di andare in prestito alla Vibonese. Tornerà utile in futuro anche per un ruolo dirigenziale quando terminerà la carriera. Gerbo era indeciso sulla posizione, gli è stato comunicato comunque che non gli sarà rinnovato il contratto. A Bittante ho chiesto di dimostrarmi qualcosa prima di presentargli una proposta. Matosevic ha meritato il prolungamento, ha dimostrato di essere affidabile“.