Napoli – Milan è il big match che conclude la ventottesima giornata di Serie A. Entrambe le formazioni si presentano ai nastri di partenza con uno speculare 4-2-3-1.
Ancora assente Ibra, a guidare l’attacco dei rossoneri sarà Giroud supportato da Kessie, Leao e Messias. Sugli esterni dal lato opposto al titolatissimo Theo Hernández c’è Calabria. Al centro della difesa ritrova una maglia da titolare Kalulu accanto a Tomori. In mezzo al campo spazio a Bennacer e Tonali.
Spalletti conferma in blocco l’attacco e la difesa visti a Roma contro la Lazio. Rrahmani e Koulibaly sono i centrali con Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce. In avanti, alle spalle dell’irremovibile Osimhen, giostreranno Politano, Zielinski e Insigne. A centrocampo c’è Lobotka e non Demme a far coppia con Fabian Ruiz.
Vittoria scudetto per Leao e compagni. Dopo un primo tempo equilibrato Giroud porta avanti i suoi al 3′ della ripresa. Il club di Via Aldo Rossi balza in testa alla classifica di Serie A in attesa del recupero di Bologna – Inter.
La cronaca di Napoli – Milan

Il match si infiamma già al 5′: proteste del Milan su contatto Bennacer-Koulibaly in area di rigore, Orsato lascia correre. Rossoneri pericolosi al 19′, Ospina si supera su un colpo di testa di Messias da corner, tutto vanificato però da un fischio dell’arbitro per un fallo in attacco.
La prima parte di gara è piacevole e procede piuttosto in equilibrio. I tanti capovolgimenti di fronte facilitano il crearsi di potenziali occasioni, brave entrambe le difese a farle rimanere tali.
Giroud porta avanti il Milan
Il vantaggio rossonero arriva ad inizio ripresa e porta la firma di Giroud. L’attaccante francese è abile a deviare in porta un tiro di Calabria. Poco dopo i ragazzi di Pioli vanno anche vicini al raddoppio: Ospina deve allungarsi su un tiro a giro di Bennacer.
I diavoli si lasciano comunque preferire nel secondo tempo ed in particolar modo dopo la rete del vantaggio. A nulla è servito il forcing finale del Napoli, troppo poche le palle gol create dai partenopei che quasi mai si rendono pericolosi dalle parti di Maignan, anzi è Saelemaekers a sfiorare il raddoppio al 93′ in ripartenza.