“E’ arrivato il momento di introdurre un salario orario minimo sotto il quale nessun lavoratore possa essere pagato: 5-6 euro all’ora sono paghe da fame, inaccettabili”.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di piazza San Giovanni, “denunciando anche quello che sta accadendo al Cnel: il governo anziché assumersi la responsabilità di convocare le parti sociali e dire cosa vuole fare sui contratti, sulla legge sulla rappresentanza, sul salario minimo, ha subappaltato il suo ruolo al Cnel. E’ un attacco alla libera azione dei lavoratori”.

“Noi rappresentiamo la maggioranza di questo Paese. Abbiamo bisogno di batterci” per i diritti, per il lavoro, per la Costituzione. “Noi non ci fermeremo. Noi non ci fermeremo e andremo avanti fino a quando non otterremo risultati”. Così Landini, concludendo l’intervento dal palco di piazza san Giovanni.
“Il governo aumenta i condoni e non combatte l’evasione fiscale che in Italia è di 110 miliardi”. Così Landini rimarcando le priorità del sindacato: il lavoro, con la lotta alla precarietà, il rinnovo dei contratti, i salari, la sanità, una riforma fiscale “degna di questo nome” dice Landini. “Vanno cambiate le leggi sbagliate fatte negli ultimi 20 anni. Altra porcheria è aver liberalizzato il subappalto”, aggiunge.
“Noi non diamo numeri, contateci”: aveva risposto Landini, arrivando in piazza San Giovanni a chi gli chiedeva quante siano le persone che partecipano alla manifestazione organizzata insieme alle associazioni a Roma, con due cortei. “Duecentomila partecipanti alla manifestazione di San Giovanni è una stima credibile”. Così dalla Cgil al termine del comizio di Maurizio Landini, dove qualcuno sottolinea come si tratti della più grande manifestazione degli ultimi 10 anni.
I partecipanti al corteo Cgil del ramo partito da piazza della Repubblica hanno intonato in coro ‘Bella Ciao’ accendendo fumogeni rossi. Le voci più forti si alzano dietro allo striscione della Fiom, quando ormai la manifestazione è arrivata a piazza Vittorio. Assieme alle bandiere del sindacato anche quelle dell’Anpi. “Chiariamo bene la situazione, giù le mani dalla Costituzione” lo slogan scandito dai partecipanti.
PRESENTE ANCHE ELLY SCHLEIN
La segretaria del Pd, Elly Schlein, si è unita al coro che, nel corso del corteo a Roma della Cgil, ha intonato Bella ciao. Schlein, che sta partecipando alla manifestazione con una delegazione del PD, ha poi terminato applaudendo.
“Siamo molto felici di partecipare alla manifestazione della Cgil oggi a Roma, sarà una bella giornata di partecipazione, sulla sanità pubblica, sui salari. Ci saremo come Pd per dare il nostro supporto”. Lo aveva detto prima di arrivare a Roma Elly Schlein a margine di un’iniziativa a Empoli (Firenze) su “Diritti e non privilegi. Le prossime sfide da affrontare per l’inclusione della disabilità”, primo evento del dipartimento inclusione del Partito Democratico.
“Questo è un governo che non crede nella sanità territoriale e sta togliendo fondi alle case di comunità. Noi ci batteremo perché stanno smantellando la sanità territoriale, ma la sanità di prossimità e la sanità del futuro. Facciamo battaglie per la sanità universalistica e territoriale. Saremo oggi in piazza con la Cgil anche per questo. E ci saremo anche per il salario minino, perché sotto 9 euro è sfruttamento. Per tutte queste battaglie, nessuna esclusa, ci vedremo in piazza l’11 novembre a Roma” ha detto Schlein.
PRESENTE ANCHE IL M5S
“Il Movimento è presente alla manifestazione della Cgil con un’importante delegazione e io sono qui a ribadire le difficoltà del paese, degli italiani, non solo delle fasce fragili, anche del ceto medio, qui a Foggia in questo mercato con il caro prezzi, il caro carburante che si riflette anche sui costi dei generi alimentari, e il caro mutui”. Così il leader del M5s Giuseppe Conte a Foggia per un tour elettorale che questa mattina ha toccato il mercato Rosati di Foggia. “Siamo qui – ha aggiunto – a parlare con le persone, a constatare le difficoltà. Questo governo non se ne rende conto. Fa delle manovre di bilancio che non danno alcuna prospettiva di crescita, nessuna prospettiva di intervento per rimediare alle difficoltà delle famiglie”.
“Andremo avanti su questa strada finché non avremo ottenuto risposte” considerando se necessario “tutti gli strumenti di cui il sindacato può disporre”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, risponde dal corteo tornando a “non escludere nulla”, neanche lo sciopero generale. Ma, aggiunge, “voglio discutere anche con le altre organizzazioni sindacali e verificare la condizione di prendere delle decisioni insieme”.