Non certo un fulmine a ciel sereno, ma adesso è arrivata la conferma da parte della Figc e del presidente Gravina. Il trust presentato dal patron della Lazio e della Salernitana non è compatibile con le norme attualmente in vigore. Urge una modifica immediata, altrimenti il club campano, neo promosso in serie A, rischia l’estromissione dal massimo campionato.

La festa dei giocatori della Salernitana dopo la promozione in Serie A (Getty Images)

Da parte della Figc è stato evidenziato come, “in virtù del processo di scelta delle persone componenti del trust e delle regole previste nella gestione dello stesso, non sia un vero e proprio ‘blind trust’“. La Figc rileva, inoltre, che “non è stata assicurata indipendenza economica al trust rispetto alle società disponenti“.

Sarà l’ennesima corsa contro il tempo per mettere finalmente in regola la società granata, ma il pericolo di una clamorosa bocciatura definitiva non è ipotesi da scartare.

Se la Salernitana non dovesse risolvere i suoi problemi e non poter giocare la Serie A, al suo posto andrebbe per forza di cose un’altra squadra per portare il numero a 20, come da disposizioni della Lega. Di quale squadra si tratterebbe? È specificato nell’articolo 5 delle norme organizzative della FIGC: sarebbe la migliore classificata tra le retrocesse.

Dunque, in questo momento in Serie A sarebbe riammesso il Benevento, che si è classificato al diciottesimo e terzultimo posto del massimo campionato. E che fine farebbe la Salernitana stessa? Verrebbe retrocessa in Serie B o perderebbe il diritto a partecipare a tutti i campionati professionistici della Figc, e quindi costretta a ripartire dalla D?

Sarà un’estate rovente non solo per i tifosi della Salernitana.