È partito dal Gran Teatro GEOX di Padova il tour d’addio dei Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. E’ stata una partenza col botto, a cominciare dal sold out che, con buona probabilità, sarà una costante delle ultime date della storica band fiorentina.
Tra rock, politica e impegno sociale, il concerto dei Litfiba è stato una festa per la band ma soprattutto per un pubblico entusiasta e caloroso. 24 i brani scelti tra gli oltre 150 della discografia quarantennale del gruppo che ha incendiato il palco senza tregua per 2 ore e mezza. Da El Diablo a Istanbul, da Fata Morgana a Louisiana a Tziganata. Per con concludere con Tex e Cangaceiro, il concerto ha ripercorso l’intera carriera del gruppo con lo spirito (libero) di sempre.
Tanti i riferimenti all’attualità, a Gino Strada, Elon Musk, Putin. Lo schierarsi sempre, come da sempre, contro ogni forma di violenza, contro ogni guerra, contro le discriminazioni sociali e razziali. Sono immancabili anche oggi nel loro Ultimo Girone, e Pelù non manca di rimarcare con forza quella che è da sempre la connotazione “politica” della band.
Diverse dediche sentite, come quella a Giulio Regeni su Louisiana o quella alle vittime di Mariupol su Lulu e Marlene. Ricordi di compagni di viaggio andati via troppo presto, riferendosi, sulle note de Il Volo, allo storico batterista della band Ringo De Palma, al percussionista dei grandi successi degli anni ’90 Candelo Cabezas. Ma anche all’amico e collega Erriquez, non è mancata una piccola puntualizzazione.
Sulle note di Apapaia Pelù non ha perso l’occasione per salutate i grandi assenti del tour, Gianni Maroccolo e Antonia Aiazzi, bassista e tastierista storici della band, che “per ora non sono con noi“. Ha lasciato così intendere la possibilità di un accordo per una reunion della band per la seconda parte del tour. Cosa già accaduta 10 anni fa quando i Litfiba portarono in concerto la loro “Trilogia del Potere“.
Occasioni per vederli sul palco ce ne saranno in buona quantità lungo tutta la stagione estiva. Le date sono in continuo aggiornamento, a dimostrazione dell’affetto che il pubblico dei Litfiba ha per questa band di “vecchietti”, al punto da spingerli a rivedere i loro progetti di “pensionamento” dalla band.
E’ l’Ultimo Girone ma per l’ultima, elettrica, danza, l’impressione è che i Litfiba ci faranno attendere ancora un po’.