LA CRONACA DI URUGUAY-ITALIA
Due i cambi operati dal ct Nunziata rispetto alla semifinale. Dentro dal primo minuto Faticanti e il match winner contro la Corea del Sud, il gioiellino dell’Udinese Pafundi. Si accomodano inizialmente in panchina Zanotti ed Esposito.
Insidioso l’Uruguay al 10′ con il destro potente di Dias che si spegne sull’esterno della rete. Sudamericani ad un passo dal vantaggio al minuto 22: colpo di testa di Duarte sul quale Desplanches compie un autentico miracolo. La prima frazione di gioco, nonostante la superiorità dei ragazzi del ct Broli, si chiude con il risultato a reti bianche.
Nella ripresa, dopo dieci minuti di nulla, Nunziata cambia l’attacco richiamando in panchina Ambrosino e Pafundi, sostituiti con Montevago ed Esposito. La pressione uruguagia si mantiene viva ma in un modo o nell’altro Desplanches riesce a mantenere la porta inviolata. Le cose rischiano di complicarsi al minuto 81 un fallaccio di Prati viene punito con l’espulsione. L’arbitro Nyberg però viene richiamato dal Var, va a rivedere l’azione e modifica il colore del cartellino graziando il 4 degli azzurrini.
Nelle battute finali arriva l’episodio decisivo del match. Mischia in area di rigore italiana sugli sviluppi di un corner, la palla va a finire lì dove è appostato Luciano Rodriguez che di testa realizza il gol che vale il primo trofeo iridato per l’Uruguay.
IL TABELLINO
URUGUAY (4-2-3-1): Rodriguez; Chagas, Boselli, F. Gonzalez, Matturro; Garcia, Diaz; Rodriguez (96′ Homenchenko), De Los Santos (92′ Sosa), Gonzalez; Duarte (62′ Ferrari). Ct. Broli.
ITALIA (4-3-1-2): Desplanches; Prati, Ghilardi, Guarino, Turicchia; Casadei, Faticanti (46′ Zanotti), Giovane (90′ Pisilli); Baldanzi (90′ Lipani); Pafundi (56′ Esposito), Ambrosino (56′ Montevago). Ct: Nunziata.
ARBITRO: Glenn Nyberg (Svezia)
MARCATORE: 86′ Rodriguez (U)
Ammoniti: 33′ Guarino (I), 47′ Ambrosino (I), 81′ Prati (I), 90′ Zanotti (I). Angoli: 8-2 (pt 3-1). Recupero: 3′ pt; 11 + 1′ st.