Il maltrattamento e l’uccisione di animali diventano reati con il nuovo disegno di legge Brambilla. Il provvedimento è stato approvato in via definitiva negli scorsi giorni per alzata di mano nell’Aula di Palazzo Madama, dopo il via libera della Camera di novembre scorso. E’ un vero punto di svolta nella visione tradizionale degli animali, che difatti vengono ora ritenuti “esseri senzienti”. In grado di provare dolore e sofferenza e degni di rispetto e protezione.
Il nuovo disegno di legge “Brambilla” introduce la reclusione per chi uccide animali. Nei casi di violenza e sofferenza prolungata si può arrivare fino a 4 anni. Per lo stesso reato previste anche sanzioni pecuniarie fino a 60mila euro. La nuova legge inasprisce, inoltre, anche le pene per violenze e maltrattamento, organizzazione e partecipazione a combattimenti tra animali. In questo caso le condanne possono essere estese fino ad un massimo di 4 anni di reclusione, accompagnate da sanzioni pecuniarie da 5 a 60 mila euro.
Tutti i reati commessi ai danni degli animali, inoltre, potranno essere soggetti ad aggravanti di pena fino a un terzo.
La nuova legge, inoltre, impone su tutto il territorio nazionale il divieto, già in vigore in alcune Regioni, di detenzione di cani alla catena. Tra le novità previste anche la possibilità, da parte delle associazioni, di ottenere l’affidamento degli animali sequestrati perchè vittime di maltrattamento, sotto cauzione stabilita dal giudice.
Entra nel canale Whatsapp de Il Dot