Giorgio Roselli ha vissuto, da calciatore, un’esperienza fondamentale con la Sampdoria, chiusa nel 1982 con la promozione in A. Poi la parentesi da tecnico a Cosenza con il successo in Coppa Italia di Lega Pro. Adesso è in attesa di tornare in panchina dopo aver allenato il Ligorna in Serie D.
Il tecnico, intervistato dalla redazione de Il Dot, domenica sarà allo stadio da doppio ex della sfida tra Sampdoria e Cosenza, 10ª giornata di Serie BKT.
LE PAROLE DI GIORGIO ROSELLI
Che opinione si è fatto sul campionato di Serie B di quest’anno? Quali, secondo lei, le squadre che attualmente possono ambire per organico alla promozione?
“E’ un campionato livellato verso l’alto con pochissime eccezioni. C’è un blocco di squadre di altissimo livello, sia tecnico che di proprietà: Parma, Palermo, Venezia, Spezia, Cremonese… credo che queste realtà si giocheranno la promozione diretta. Per quanto riguarda i playoff vedo una grande bagarre: Bari, Como, Cosenza, Catanzaro, Cittadella, Pisa, e chissà anche che la Sampdoria possa inserirsi qualora si rinforzasse”
Giudizio generale sulla Sampdoria e sul complicato momento societario? Che ricordi ha della piazza?
“A Genova sono stato benissimo. Ho realizzato 3 gol in 5 derby. E’ stato un periodo magnifico e pieno di soddisfazioni. Rappresenta il luogo dove ho anche trovato moglie, dove abito e dove sono nati i miei figli. A livello societario penso che il periodo peggiore sia ormai alle spalle, vedo una proprietà che ha fatto un vero e proprio miracolo. Ora è un momento di assestamento e magari dal prossimo anno si può tornare ad essere protagonisti prima in Serie B e poi in Serie A com’è giusto che sia per una tifoseria e piazza storica come quella blucerchiata”.
Giudizio sul Cosenza attuale? Visto l’organico e il cambio di marcia tecnico rispetto al passato, i rossoblù possono ambire ad obiettivi importanti?
“Anche a Cosenza ho ricordi molto belli. Sono arrivato con una squadra neopromossa in C1 ed ultima dopo 11 partite, con un ambiente particolarmente arrabbiato per i risultati fino ad allora. A fine stagione terminammo al 10° posto vincendo la Coppa Italia di categoria contro il Como davanti a 12mila spettatori. L’anno seguente battemmo il Catanzaro a domicilio dopo 66 anni con il risultato di 3-0. Dunque è chiaro che ho ricordi fantastici di tutti e di tutto.
Sul Cosenza di adesso ho poco da dire, se non, come aveva annunciato in tempi non sospetti il presidente Guarascio, che voleva prima stabilizzarsi in B per poi alzare pian piano l’asticella. Direi che sta mantenendo in toto le promesse. Ma è un po’ come ha sempre fatto da quando ha preso la società in Serie D. Ho visto spesso i lupi giocare. Caserta, oltre ad aver costruito una rosa competitiva, ha veramente dei concetti e dei principi che mi fanno pensare che stia facendo un grande lavoro”.
Come la vede la sfida tra Sampdoria e Cosenza? Vuole fare un pronostico?
“Non sono bravo nei pronostici. E’ chiaro che l’entusiasmo e l’andamento delle ultime partite dicono che la favorita sia il Cosenza. Ma è anche vero che la Sampdoria non può più sbagliare. Ci saranno 25 mila spettatori (tra cui io) a spingere la squadra blucerchiata e vorrà in tutti i modi uscirne vincitrice”.
Qual è il futuro di Roselli in ambito calcistico?
“Ho una grande passione per il mio lavoro, forse maggiore di quando ho iniziato. Per questo motivo spero vivamente che qualcuno presto si ricordi delle cose che mi sono riuscite e decida di farmi tornare in “campo”, anzi…in panchina”.