“L’albero delle noci” è già stato promosso a pieni voti nel preascolto riservato alla stampa nazionale. Il cantautore cosentino Brunori Sas è tra i big protagonisti della 75ª edizione del Festival di Sanremo, in programma dall’11 al 15 febbraio, da quest’anno con Carlo Conti come Direttore Artistico. L’edizione tanto attesa vedrà brani molto introspettivi e che puntano alla sfera intima ed emotiva.
E’ certamente il caso del cantautore cosentino che ha già avuto piena approvazione dalla stampa che ha potuto ascoltare in anteprima i brani che verranno proposti a partire da martedì 11 febbraio 2025. Voti ampiamente alti e paragoni di un certo spessore per Brunori Sas.
LE IMPRESSIONI DELLA STAMPA SU BRUNORI SAS
«Il rappresentante primo della quota cantautorale si stacca dal suo stile classico modernizzandolo con un brano che cresce man mano. Meno amarezza rispetto al passato, uno sguardo su padri e figli e sui sentimenti della vita adulta. Maturo». Voto 7. (La Repubblica)
«Un pezzo che conferma il talento cantautorale di Brunori. Testo raffinato, atmosfera evocativa, una delle canzoni che resteranno» (Luca Arnaù per LaCity Mag).
«Negli ultimi dieci anni ci siamo chiesti, potremmo dire abbiamo desiderato, capire l’impatto di un pezzo di Brunori, alla Brunori, sul largo pubblico di Sanremo, anche solo per un fatto personale, egoistico: mostrare che anche una certa generazione può avere validissimi cantautori di riferimento. Bene, quest’anno scopriremo la verità. Capiremo se le canzoni di Brunori Sas ci piacciono come un vezzo da radical chic oppure effettivamente parliamo di uno che scriverà il suo nome nel gotha dei grandi cantautori. Il pezzo è una bellissima e sostanziosa ballad, Brunori Sas in purezza, nettamente superiore a tutte le altre canzoni in gara per composizione, poetica e spessore». Voto 8 1/2 (Open).
«La moglie con gli “occhi di mamma”, la figlia che ha “cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore”, la Calabria “terra crudele”. Alla fine il centro spirituale di un brano melodicamente degregoriano (con l’aria sognante di Sinigallia che produce) però è Brunori. Le gioie e le insicurezze di essere diventato padre, la sua vita» Voto 8 (Corriere della Sera).
«Sono anni che si parla del cantautore calabrese a Sanremo, Amadeus ha provato a portarlo più volte, senza successo. Eppure parliamo forse di uno degli artisti più importanti di questi ultimi anni. All’Ariston porta una canzone sulla paternità (un’esplosione di paternità, in realtà), con la sua classe sopraffina, pescando a piene mani dal suo canzoniere. Con un testo che riesce a trovare parole e immagini che non ci sembrano trite e sentite -, ma anche facendo riferimento a grandi classici (De Gregori?). Che bellezza sarà vederlo su quel palco» (FanPage)
«Una canzone d’altri tempi, degregoriana. È la lettera di un padre alla figlia (la sua Fiammetta è nata nel 2021), che cresce e va per conto suo: «Sono passati veloci questi anni feroci / e nel mio cuore di padre il desiderio adesso si è chiuso a chiave / e tu sei stata bravissima all’esame di maturità / ad unire i punti fra la mia bocca e la verità». Punta al Premio della Critica. E magari anche a qualcosa di più. Commovente» Voto 9 (Il Messaggero).
«Debutto a Sanremo per il cantautore calabrese con questo pezzo sulla fatica di essere padri e con – sullo sfondo – quegli equilibrismi della vita che conoscono le persone più sensibili. Con la sua voce, il piano, la capacità di scrittura del testo, in L’albero delle noci Brunori Sas ci parla anche della sua “terra crudele dove la neve si mescola al miele”. E riconosce che a troppa felicità ci si possa non abituare». (Gazzetta)
«Una piccola poesia nel miglior stile di Brunori. Un cantautore da preservare – E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave». (Il Fatto Quotidiano)
«Non sai neanche come succeda, ma il brano ti scava dentro, lasciandoti una dolce malinconia. Una poesia dedica alla figlia». Voto 8 (ANSA)
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