Il weekend più atteso dai cittadini di Bisignano entra nel vivo con le celebrazioni religiose dedicate a Sant’Umile. Come in ogni ultimo fine settimana del mese di agosto, i cratensi auspicano un flusso di tanti fedeli e turisti per celebrare il secondo santo di Calabria.
Già in mattinata un primo segnale di collettività è dato dal cammino partito da via Foresta per arrivare al Santuario. Duecento i fedeli e i curiosi che hanno svolto i cinque chilometri del percorso, che si è concluso nel luogo di culto bisignanese.
Santuario riaperto per altro lo scorso anno. Sant’Umile resta però ancora una figura poco valorizzata. Nonostante tanti proclami, manca comunque qualcosa per spiccare il volo. È questa la sensazione comune di chi osserva la situazione con oggettività. Quasi come se l’aurea di Sant’Umile rimanesse qualcosa solo di locale e non di collettivo.
Una carta per risolvere, almeno nel proprio piccolo, anche la crisi economica sarebbe quella di investire, in maniera positiva e senza sciacallaggi, sull’opera di rilancio e promozione del santuario di Sant’Umile. Partendo da una seria programmazione turistica, in grado di offrire servizi di prima qualità per coinvolgere, così, anche tanti ragazzi del territorio che, piuttosto di emigrare, lavorerebbero con ben altro spirito a Bisignano per promuovere l’amato Sant’Umile.