Una marcia per il clima (foto ad flickr di Chris Yakimov)
Una marcia per il clima (foto ad flickr di Chris Yakimov)

Alla fine del 2022 era stata lanciata una raccolta fondi per la nuova edizione del progetto promosso dal movimento artistico Climate Change Theatre Action, un festival teatrale distribuito a livello globale che propone una serie di letture e spettacoli tratti da opere teatrali sul tema del cambiamento climatico. L’associazione The Arts & Climate Initiative, capofila del progetto, in collaborazione con il Centro per le Pratiche Sostenibili nelle Arti è riuscita a raccogliere oltre 10.000 dollari, il doppio della cifra proposta.

Nato nel 2015 dall’idea di Elaine Ávila, Chantal Bilodeau, Roberta Levitow e Caridad Svich, e ispirato dal modello lanciato dalla No Passport Theatre Alliance, Climate Change Theatre Actionpropone un’ iniziativa aperta a tutti, che mira a riunire le comunità di tutto il mondo, incoraggiando a intraprendere, in aggiunta alla parte artistica, anche azioni civiche, politiche a favore dell’ambiente per sensibilizzare e proporre soluzioni a contrastare lo stato di emergenza climatica.

Al momento sono 50 i drammaturghi provenienti da Australia, Brasile, Canada, Cile, Francia, India, Kenya, Nigeria, Nuova Zelanda, Filippine, Singapore, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti impegnati a scrivere le nuove opere  per il festival di quest’anno che già ad Aprile metteranno a disposizioni a chi vorrà partecipare al progetto. A breve verrà inoltre annunciato il tema della nuova edizione che intende svolgersi in concomitanza con la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) di Dubai.

Nella passata edizione del 2021 in Italia, l’attore e regista Giovanni Morassutti ad esempio, aveva ricoperto il ruolo di direttore artistico dell’evento interdisciplinare Climate Change Theatre Action sul Tagliamento, coinvolgendo l’associazione ambientalista Legambiente e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente che hanno condiviso con il pubblico strumenti di sostenibilità per combattere i cambiamenti climatici.

Giovanni Morassutti alla conferenza di Boston Create the future (foto di Lin Jingjing)
Giovanni Morassutti alla conferenza di Boston Create the future (foto di Lin Jingjing)

Il regista aveva messo in scena, al tramonto sulle rive del Tagliamento, lo spettacolo teatrale When scritto dal canadese Wren Brian e prodotto grazie ad una raccolta fondi tramite la residenza per artisti Art Aia -Creatives In Residence di cui Morassutti e ́il fondatore. La  produzione teatrale era stata realizzata senza l’uso e il consumo di combustibili fossili grazie alla presenza di un alimentatore di corrente a pannelli solari e il progetto ha ricevuto successivamente una menzione speciale al concorso Climate ChanCe organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Climate Change Theatre Action sul Tagliamento ha rappresentato un modello di iniziativa in grado di integrare arte, teatro, scienza, ambientalismo e business e ha suscitato interesse alla Conferenza Internazionale sulle Opportunità nelle Arti “Create the future” organizzata nel 2022 dal TransCultural Exchange di Boston negli Stati Uniti dove Morassutti è stato invitato a partecipare in qualità di relatore a promozione della tutela dell’ambiente e della conservazione della biodiversità.

Anche negli ambienti universitari e accademici erano state realizzate diverse manifestazioni  a sostegno del movimento artistico come il progetto interdisciplinare “Climate Change Theatre: Play your part!” che ha dato vita a sette brevi testi teatrali sul tema, scritti dagli studenti universitari dell’Università Statale di Milano, la  produzione di Canary di Hanna Cormick presentata presso l’auditorium del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico O.N.L.U.S e lo spettacolo tratto dalla pièce teatrale A qualcuno piace caldo – Conferenza spettacolo sul clima che cambia coordinato dalla Rete delle Università Sostenibili dell’Università di Verona.