“I benefici dell’allenamento” è il tema affrontato nella scorsa puntata di “A me puoi dirlo”. Ospite di Roberta Vitaro, ai nostri microfoni, è stato Gianmarco Calandra, personal trainer e Dottore in Scienze della Nutrizione, che ha spiegato come il benessere fisico sia strettamente legato al benessere mentale e psicologico.
L’allenamento è uno stile di vita, che può divenire un momento di piacevole svago dalla quotidianità. “Di solito ci si impiegano circa due settimane prima che un’abitudine entri in testa – ha dichiarato Gianmarco Calandra, nel corso della puntata – Non tutti viviamo l’allenamento come un momento per noi. L’allenamento può diventare un piacere, una sana abitudine, ma con l’aumentare degli impegni tendiamo a trascurarci. Quindi cominciamo a cadere nel vizio, piuttosto che prenderci cura di noi stessi. Si ha meno tempo, si mangia male, non ci si allena…” ha spiegato, sottolineando l’importanza del riservarsi del tempo da dedicare alla cura di se stessi
Gianmarco Calandra: “L’allenamento non deve divenire motivo di asocialità e privazione”
Nel corso della puntata si è parlato di come bisogni stare attenti alle pressioni sociali. I momenti di svago e le festività tendono, infatti, a divenire causa di stress e momento di privazione. Lo sport, che nasce invece come momento di aggregazione, non deve trasformarsi in motivo di asocialità. La privazione, infatti, come dichiarato da Gianmarco Calandra, rappresenta un approccio del tutto insano: “L’importante è ritornare sempre alle sane abitudini. – ha raccontato, spiegando come non bisogni privarsi dello svago e degli “sfizi” naturali, pur senza esagerare e senza abbandonare il proprio nuovo stile di vita, vanificando così i traguardi raggiunti.
“Nel momento in cui ti rivolgi ad un nutrizionista – ha proseguito – puoi avere due realtà: chi preferisce darti il risultato, con un regime drastico. Quel regime drastico, ove tu debba seguirlo, ti da sicuramente una perdita di peso immediata, ma non ti insegna a mangiare e ti fa associare il vedersi bene al privarsi di tutto. O uno stile un po’ più corretto. Io sono molto per la “dieta flessibile”, che non equivale a mangiare schifezze, ma al potersi “coccolare”. – ha spiegato, ricordando che “ognuno di noi ha il proprio vizio”.
Allenamento: l’importanza della costanza e della motivazione
L’allenamento e la corretta alimentazione rappresentano un vero e proprio stile di vita e non per tutti può essere semplice accostarsi ad esso senza difficoltà: “E’ uno stile di vita, ma tutto sta nel cominciare […] Nella dieta, ad esempio, all’inizio è un po’ più stressante, poiché bisogna essere più rigidi, pesare gli alimenti e non tutti sono abituati, non a tutti piace o molti non hanno un ritmo tale da poterlo gestire” ha spiegato, sottolineando la naturale difficoltà iniziale dell’accostarsi ad uno stile alimentare sano.
La costanza può quindi derivare dalla motivazione? “Anche, ognuno di noi ha il suo obiettivo estetico – ha risposto, ragionando su come l’uomo tenda ad essere di frequente motivato da obiettivi, prevalentemente estetici. La società odierna è, infatti, continuamente influenzata da immagini di corpi “perfetti”.
L’allenamento, dunque, può e deve diventare gratificazione: “A fine allenamento e durante l’allenamento si producono una serie di endorfine.- ha aggiunto – Inoltre, quando si fa attività fisica con degli obiettivi, anche il solo raggiungimento di tali obiettivi, che devono essere nel breve tempo, porta a una gratificazione personale che spinge a fare sempre di più”.
L’allenamento come prevenzione ai problemi di salute
Tante volte, invece, la motivazione deriva da problematiche di salute. Non bisogna, tuttavia, dimenticare l’importanza di prevenire: “Molto spesso trascuriamo il discorso preventivo – ha aggiunto, spiegando come, tante volte, si decida di intraprendere un percorso di allenamento e nutrizione solo con il sopraggiungere di problematiche fisiche – spesso ci motiviamo a far qualcosa nel momento in cui abbiamo già un problema. Bisognerebbe, invece, condurre sempre uno stile di vita sano e preventivo, pur senza eccedere ed essere eccessivamente fiscali.”
Quando iniziare un percorso di allenamento?
Ma qual è il momento giusto per allenarsi? Molti ritengono sia la sera, ma “L’allenamento serale può non essere una scelta sana, ad esempio, […] è estremante soggettivo” – ha risposto Gianmarco Calandra.
Esiste un’età giusta per iniziare ad allenarsi? “No, sono frequenti le informazioni false, come “sono troppo grande, che vado a fare in palestra?” – ha risposto, sottolineando come, ad ogni modo, sia consigliabile iniziare ad avvicinarsi al mondo sportivo fin dall’infanzia– “Ma in realtà è un qualcosa che fa benissimo anche a prevenire l’invecchiamento. L’allenamento contro resistenza, ad esempio, quindi con i pesi, specialmente nella donna, abbatte l’osteoporosi, abbassa i livelli di colesterolo nel sangue o aiuta ad abbattere l’ipertensione”.
Esiste invece differenza tra l’allenamento maschile e femminile? “Uomo e donna si allenano ugualmente, – ha spiegato – anche se i muscoli da enfatizzare sono diversi. Lo stesso allenamento che fa un uomo lo può fare anche una donna, con la stessa metodica.”