Stadio San Vito Gigi Marulla (foto pagina Facebook Cosenza Calcio)
Stadio San Vito Gigi Marulla (foto pagina Facebook Cosenza Calcio)

L’associazione Cosenza nel Cuore ritorna a parlare di stadio e PNRR. Con un comunicato si esorta il sindaco, Franz Caruso, a sfruttare il piano per riqualificare lo stadio “Marulla”.

Il comunicato dell’associazione

Veniamo a conoscenza della notizia che il Sindaco uscente di Catanzaro, Abramo, ha messo a punto un progetto per l’utilizzo dei fondi #PNRR, mirato al restyling profondo dello stadio Ceravolo.

Ci chiediamo come mai il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, non faccia parola del progetto di ricostruzione dello stadio San Vito Marulla. A noi non interessano gli schieramenti politici o i nomi degli interventi (Distretto piuttosto che Cittadella) che ne sostanziano le differenze. A noi interessa il bene ed il progresso di #Cosenza e del Cosenza.
Sappiamo che la precedente Amministrazione aveva commissionato un progetto di fattibilità, propedeutico alla redazione del progetto definitivo ed esecutivo. E sappiamo anche che una scheda relativa non solo allo stadio, ma alla riqualificazione dell’intero quartiere sportivo di San Vito, era stata redatta ed era pronta ad essere inserita nelle richieste, per il PNRR, al ministro Carfagna (che, sembrerebbe, avesse già dato un assenso informale).
Inoltre il Presidente della Giunta Regionale aveva più volte assicurato l’intervento della Regione per sostenere o finanziare il progetto relativo al Marulla. Ad oggi non si hanno notizie ma, da quello che si percepisce, #Catanzaro sembra aver superato Cosenza nella possibilità di ristrutturare o ricostruire lo stadio. Ricordiamo che il San Vito Marulla è uno stadio vetusto, non coperto se non nei settori centrali alti, con le tribune lontanissime dal terreno di gioco e con servizi antiquati ed inefficienti.
Ci aspettiamo risposte dall’Amministrazione Comunale di Cosenza e soprattutto dal Sindaco Caruso, che sappiamo non essere appassionato di calcio, ma che deve rispondere a tanti concittadini che, invece, hanno il rossoblu nelle vene”.