Poteva e doveva essere, così come sbandierato anche dai vertici societari, una stagione tranquilla. L’obiettivo minimo del Cosenza, dopo cinque tribolatissimi campionati, era centrare una salvezza senza patemi d’animo.
Ebbene, non sarà così. Bisogna farsene una ragione. Scelte azzardate, con tempistiche sballate e una politica improvvisata senza visione futura, hanno fatto crollare l’undici rossoblù nuovamente in zona playout. La situazione si fa preoccupante per la squadra di William Viali: due sconfitte in due gare per il tecnico dal ritorno sulla panchina bruzia. Con 34 punti il Cosenza è appaiato in classifica allo Spezia. Non figura in zona playout solo per la migliore differenza reti.
Il club ha individuato i colpevoli nei giocatori. A poche ore dall’ennesima sconfitta stagionale tra le mura amiche per mano del Brescia, è stata comminata la punizione. Doppi allenamenti con sedute mattutine fissate alle 08:30 fino alla partenza per Piacenza. Lì dove sabato i lupi si giocheranno una fetta importante di salvezza con una Feralpisalò in netta ripresa, reduce dal prestigioso successo esterno sulla Cremonese.
Il morale del gruppo rossoblù, sostenuto da soli 3500 spettatori nel match di Pasquetta, è sotto i tacchi. Il Cosenza visto con Ternana e Brescia, nonostante il cambio di guida tecnica, è apparso addirittura involuto, spaesato e quasi svogliato. Anche stavolta si dovrà sudare per portare a casa un obiettivo che, sinceramente, inizia a stare davvero stretto.
La piazza vuole altro. Avrebbe il diritto di assistere ad altri tipi di spettacoli dopo sei anni di Serie B. Non sempre gli stessi errori, dai quali sembra si faccia di tutto per non imparare.
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