E’ una “stagione da Oscar Piastri” quella ammirata fino al gp di Baku. Il pilota della McLaren vince in Azerbaijan tenendo dietro per quasi metà gara un Leclerc, a detta dello stesso monegasco, un po’ troppo leggero nel difendersi dall’attacco di Piastri. A fine corsa il driver della Ferrari confiderà alla stampa che pensava di poter controbattere all’australiano, superandolo nei giri successivi. E invece l’epilogo non è stato lo stesso di Monza. Già questo fine settimana la F1 torna in pista in uno degli scenari più affascinanti e suggestivi del mondiale. Le monoposto sfrecceranno di notte, con la luce artificiale di migliaia di riflettori ad illuminare, in un tracciato reso magico anche per lo skyline che offre dall’alto la città di Singapore.

Dopo Baku la Red Bull ha perso la leadership nel mondiale costruttori a favore di una McLaren lanciata verso una inesorabile conquista del titolo. La Ferrari, a sette gare dal termine, rimane spettatrice d’onore: avrebbe potuto accorciare ancor di più sulle inseguitrici senza l’incidente tra Sainz e Perez occorso nelle fasi finali del gran premio. Nel campionato piloti, invece, la situazione è ancora incerta. Sono cinquantanove i punti che separano il tre volte campione del mondo olandese dall’arrembante Norris. Dalle dichiarazioni, però, lo stesso Max sembra aver perso fiducia nella sua vettura e nella possibilità di trionfare alla fine della stagione. La sensazione è che il titolo piloti potrebbe decidersi nelle ultime uscite dell’anno: molti tifosi sperano in un finale stile 2021, ma arrivare a giocarsi il trofeo ad Abu Dhabi sarebbe comunque il coronamento di un 2024 da sogno per la F1.

Le caratteristiche del tracciato di Singapore

Il Marina Bay Street Circuit, con sede a Singapore, è nel calendario di Formula 1 dal 2008 e rappresenta uno degli scenari più incredibili del mondiale, da mille e una notte. Proprio l’oscurità, scacciata dalla pista dalla luce dei riflettori, rende Singapore una delle piste più iconiche per l’atmosfera. Nel 2023 il layout della pista è stato modificato per renderlo più veloce e per aumentare lo spettacolo. Le curve sono passate da 23 a 19 a seguito alla rimozione di 2 chicane nel terzo settore. Al posto della chicane, quinid, c’è un rettilineo che porta alla curva 16. Il tracciato misura 4.940 metri e il tempo sul giro si è ridotto tra i 10 e il 12 secondi in meno.

In questo gran premio sono maggiormente messi sotto sforzo i freni. Secondo Pirelli lo stress sull’impianto frenante è pari a cinque così come è importante il downforce – o carico aerodinamico (5) – dato che si tratta di un circuito da alto carico. Sulla carta la McLaren parte favorita perché la conformazione della pista è simile a quella di Budapest dove ls Scuderia di Stella volava. La Ferrari, che ha sempre fornito buone prestazioni a Singapore, potrà inserirsi nella lotta per posizione di rilievo. Sfavorita, invece, la Red Bull che ha sempre faticato a trovare performance a Marina Bay. Rimane un’incognita la Mercedes. Qui sull’Equatore, la Pirelli ha deciso di portare le stesse mescole utilizzate l’anno scorso, ovvero quelle utilizzate anche nelle ultime due gare corse a Monza e Baku: la C3 sarà la Hard, la C4 sarà la Medium e la C5 sarà la Soft. La strategia consigliata è quella su una sosta.

Le dichiarazioni di Vasseur

L’esito dell’ultima gara non è stato quello che speravamo, il che in sé dice però che il nostro livello di competitività è molto alto, soprattutto nell’attuale contesto della Formula 1, in cui c’è poca differenza prestazionale tra i quattro team di vertice. Vogliamo continuare su questa strada anche a Singapore, un altro circuito cittadino molto impegnativo. A entrambi i nostri piloti piace correre qui, e anzi uno di loro ha vinto proprio lo scorso anno. Ci piacerebbe ripetere l’impresa questo weekend continuando a lavorare bene come squadra, come abbiamo fatto nelle ultime gare. Le ultime due domeniche ci hanno dimostrato quanto sia importante la gestione gomme, e avendo nuovamente a disposizione le tre mescole più morbide, dopo Monza e Baku, dovremmo avere una migliore comprensione del loro comportamento, anche se poi ogni pista è diversa. Naturalmente anche qui la qualifica è molto importante e siamo preparati per affrontarla al meglio, quindi sono sicuro che potremo mettere in difficoltà i nostri avversari”.

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