Jaime Báez arriva in rossoblù grazie ad un’intuizione del ds Stefano Trinchera. L’attaccante uruguaiano sbarca a Cosenza nell’estate che avvicina i lupi alla prima in Serie B dopo 15 anni.
Insieme a lui in quella campagna acquisti fanno lo stesso percorso, nell’ambito di una sinergia stretta con la Fiorentina, il connazionale Andrés Schetino e il giovanissimo Michele Cerofolini. Di questi Báez è l’unico che riesce a mettersi in mostra giocando una stagione ampiamente soddisfacente impreziosita da 1 gol e ben 9 assist. Il prestito si trasforma in un’acquisizione e il ragazzo di Montevideo diventa a tutti gli effetti un giocatore di proprietà del Cosenza Calcio. La seconda, tribolata, annata in rossoblù termina con una salvezza miracolosa alla quale contribuisce in maniera determinante. Memorabili i coast to coast con Perugia ed Empoli conclusi con uno scavetto vincente.
Cala di rendimento nel terzo campionato in riva al Crati. Nel mercato invernale il presidente Guarascio accetta l’offerta della Cremonese e lo cede per una cifra che si aggira attorno ai 700.000€. Plusvalenza da record per il club rossoblù, che prova a rimpiazzarlo prendendo Trotta e Mbakogu. L’esperienza in grigiorosso, durata due anni, è agli sgoccioli. Lo attende ora il trasferimento a titolo definitivo nella fila del Frosinone. Squadra in cui milita un nutrito gruppo di ex Cosenza: dal campo con Kone, Garritano, Caso e Borrelli fino alla panchina con il vice allenatore cosentino doc Stefano Morrone. Con i giallazzurri capolisti in Serie B, Báez proverà a conquistare un’altra promozione nella massima serie.