Da tanti anni a questa parte in questo periodo dell’anno impazzano sui social media e sulla stampa sportiva i primi bilanci sul rendimento delle italiane in Champions League.
Da una parte gli inguaribili ottimisti. Coloro che “Il calcio italiano è il migliore del mondo”, “Il campionato più difficile”, “Il campionato più completo tatticamente” e dall’altra ” La Serie A non è più quella di una volta”, ” In Europa ci sovrastano fisicamente” e potrei continuare all’infinito…
Proviamo ad analizzare, senza dietrologie legate a discorsi di possibilità economica, ma solo parlando di campo, il momento delle nostre squadre impegnate in Champions e le loro prospettive future.
Inter e Juve non deludono
Il percorso dell’Inter nei gironi di Champions è stato lineare e senza sorprese. Designata dagli addetti ai lavori come seconda forza del girone dietro il Real, non ha disatteso le aspettative arrivando all’ultima giornata a giocarsi il primo posto al “Bernabeu“. I milanesi giocano a viso aperto ma le merengues dimostrano di avere qualcosa in più portando a casa il primato. L’Inter si presenterà al sorteggio di Nyon da “non testa di serie”, gli spauracchi sono tanti: Bayern, Liverpool, Manchester city solo per citarne alcuni, ma con un sorteggio favorevole (Manchester United o Lille) i nerazzurri potrebbero giocarsi fino in fondo le chance di passaggio del turno.
La Juventus ci ha abituato da anni ad essere l’unica squadra italiana in grado di impensierire le grandi squadre europee. Sorteggiata nel girone con i campioni d’Europa del Chelsea è protagonista di un cammino perfetto prima della sfida di ritorno con i blues. All’andata un lampo di Chiesa fece gioire i bianconeri, allo “Stanford Bridge” fu un pesante 4-0 a spegnere l’entusiasmo della vecchia signora. Fortuna vuole che al 94′ dell’ultima partita del girone, in una partita rocambolesca lo Zenit agguanta il Chelsea sul 3-3 regalando ai ragazzi di Allegri il primo posto.
Forti del primato, Chiellini e compagni si presenteranno a Nyon da teste di serie con ottime probabilità di trovare una squadra abbordabile, da evitare il PSG.
Atalanta, che peccato! Milan, si poteva fare di più
Bergamaschi retrocessi in Europa League dopo aver perso in casa con il Villareal. Tanti sono i rimpianti per i ragazzi di Gasperini. La vittoria sfiorata con lo United per ben due volte e il rocambolesco pareggio con lo Young Boys costringono Zapata e compagni a giocarsi tutto nell’ultima partita. Contro gli spagnoli i nerazzurri colpiranno tre legni e, dopo essere andati sotto tre a zero segnano due gol nei minuti finali.
Partenza in salita invece per i rossoneri che perdono le prime tre partite. C’è da dire però che il girone non è dei più semplici, complice la quarta fascia, il Milan becca Atletico Madrid e Liverpool. Poi un pari casalingo con il Porto e la vittoria esterna con l’Atletico restituiscono un barlume di speranza, serve vincere con il Liverpool. Partita che si mette bene con il gol di Tomori alla mezz’ora, dopo la rete del vantaggio però cala l’intensità e il Liverpool rimonta eliminando i diavoli.